La Francia ha trovato il “nove”: Andrè-Pierre Gignac

Quando ormai quasi un anno fa, Andre-Pierre Gignac decise di non proseguire la sua avventura calcistica in Europa ma di accasarsi ai messicani del Tigres, in Francia più di qualcuno storse il naso. Non era ancora scoppiato il caso Benzema, Lacazette aveva disputato una stagione fantastica e l’ex-Olympique Marseille doveva essere il terzo centravanti della nazionale per gli Europei che i transalpini disputavano proprio a casa loro. Quasi un anno dopo se non è cambiato tutto poco ci manca: Benzema è fuori dai giochi, Lacazette si è dimostrato incostante e Gignac ha definitivamente preso il volo.

Nel torneo di Apertura ha messo a referto undici gol in quindici apparizioni mentre nel Clausura ha finora infilato otto volte la sfera nel sacco, scendendo sul terreno di gioco in dieci occasioni. Vero e proprio trascinatore in Messico e da qualche tempo grava su di lui il peso offensivo di una selezione costretta a fare benissimo ai prossimi campionati europei. Nell’amichevole vinta ieri dalla sua Francia (4 a 2 alla Russia), la punta ha lasciato il segno nella prima frazione di gioco, segnando il gol del 2-0: gli altri gol provengono da Kantè, Payet e Coman giocatori importanti per Deschamps ma che di professione non sono attaccanti. Ad aiutare Gignac in questo difficile compito c’è uno dei migliori giocatori per rendimento della stagione attuale: Antoine Griezmann. Anche il calciatore dell’Atletico Madrid, però, non è un vero e proprio numero nove e nonostante abbia disputato qualche gara come terminale offensivo, il commissario tecnico preferisce schierarlo più come seconda punta o attaccante esterno che non come centravanti.

Con probabilità assai elevate, dunque, il leader dell’attacco francese sarà proprio quel giocatore che in Messico continua a stupire a suon di prodezze e gol ma ciò nonostante viene ancora visto in maniera non del tutto positiva in patria, in particolar modo da chi non conosce il campionato che si disputa nel Nord America. Ancora una volta tocca a Gignac azzittire le critiche ma la posta in palio stavolta è altissima e non si può davvero sbagliare.

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