Alexander Isak, il giovane che può salvare la Svezia

La Svezia, ormai orfana di Ibrahimovic, sembrerebbe avere seri problemi per il futuro nel suo pacchetto offensivo. Toivonen e Berg ovviamente non possono replicare ciò che ha fatto Zlatan, ed inoltre anche loro sono relativamente vecchi. Le speranze si concentrano quindi su John Giudetti, talentuoso attaccante del Celta Vigo, cresciuto in Kenya e con un passato nel Regno Unito. Sarebbe comunque una follia non attivarsi per lo sviluppo di giovani talenti, in un sistema calcistico che, nonostante sia sotto la media dei principali campionati europei, non ha nulla da invidiare a Federazioni di medio livello. Tuttavia, i discorsi sullo sviluppo dei giovani, potrebbero essere vani, e gli svedesi potrebbero essere stati baciati dalla fortuna. Questa è l’impressione che abbiamo dando un’occhiata alle prestazioni di Alexander Isak, attaccante classe 1999 di colore, che ha scelto la nazionalità scandinava. Nato a Solna da genitori provenienti dall’Eritrea, fa parte delle giovanili dell’AIK da quando era bambino. Con la maglia della prima squadra giallo-blu di Solna ha esordito il 26 febbraio scorso, e da quel momento ha mantenuto una media di circa un gol ogni due partite. In 25 presenze, infatti, ha messo a segno 11 gol. Cifre da capogiro per un attaccante di soltanto 17 anni e che gioca in un campionato molto fisico e duro come quello svedese. Ovviamente il contributo dei compagni di squadra dell’AIK è stato fondamentale per la sua rapida e vertiginosa crescita, ma sembra che il ragazzo possa rendere anche in altri ambienti. E’ per questo che di recente è stato convocato nella selezione svedese, dopo una breve e sommaria gavetta nelle nazionali giovanili.

Alla seconda presenza con la maglia giallo-blu, nonchè la prima da titolare nella tournée ad Abu Dhabi, ha messo a segno la sua prima rete. Un gol che ha mandato in visibilio i tifosi svedesi, che oltre per i festeggiamenti causa vittoria 6-0 (un risultato che ha dell’incredibile), hanno visto il gol più giovane della storia della loro selezione. A 17 anni e quasi 4 mesi, infatti, Isak è finito sulla prima pagina di tutti i quotidiani svedesi per la rete alla squadra dell’est Europa. E’ doveroso precisare che non ci troviamo in un periodo di pausa nazionali, e l’amichevole si è organizzata in terra calda per poter testare seconde linee non impegnate nei rispettivi campionati a cause di lunghe pause invernali nelle nazioni più freddi. La rete di Isak resta comunque nella storia svedese ed europea, in attesa di vedere altre fiammate da parte di un giovane che sembra avere prospettive altissime.

Non a caso, infatti, Alexander è stato inserito nella lista dei 60 migliori giocatori nati dopo il 1999 stilata dal The Guardianche probabilmente sta tentando di svolgere il ruolo di Don Balon, esperto di questa tipologie di classifiche. In passato avevamo stilato una classifica delle nazionali U21 europee più carein questo articolo. Isak non era nemmeno presente nella lista svedese, dato che era impiegato nella nazionale U19. Quest’ultimo è un dato che ci fa riflettere ancor più sul rapidissimo sviluppo di cui questo ragazzo è protagonista, giorno dopo giorno!

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