Il terzo Argentina-Cile, stavolta è la finale dei delusi

Per la terza volta in tre edizioni Argentina-Cile sarà una finale di Copa América, solo che quest’anno varrà solamente il terzo posto. Dopo le edizioni 2015 e 2016 in cui Albiceleste e Roja si giocarono il primo posto al calci di rigore con doppia vittoria cilena, le squadre tornano ad affrontarsi in una finale che non vale nemmeno la consolazione. Perché entrambe sono uscite in una maniera che ha fatto male, per quanto differente.

Tutte e due giocavano contro i nemici di sempre: l’Argentina col Brasile, il Cile col Perù. La nazionale allenata da Scaloni ha perso giocando una grande partita in cui non avrebbe meritato l’eliminazione: rammarico e sconforto soprattutto per i due legni colpiti, oltre alla tanta frustrazione che ha portato alle polemiche contro il var.

Il Cile invece ha perso nettamente, umiliato da un Perù capace di prendersi la sua rivincita quattro anni dopo la semifinale del 2015. Emblematico il momento del calcio di rigore parato da Gallese, un cucchiaio mal improvvisato da Edu Vargas sul 3-0 che non ha portato nemmeno al gol della consolazione. Consolazione che è il termine utilizzato spesso per la finale del terzo posto, detta anche la finalina.

Quella partita che nessuno vorrebbe mai giocare e che mette davvero poco in palio. Così poco che forse neanche tutti i più forti la giocheranno, abbattuti dalla delusione, sconfitti dai propri grandi rivali. Sarà ancora Argentina-Cile, stavolta con un finale amarissimo per entrambe le squadre, le regine senza trono della Copa América.

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