Atletico Madrid, la capolista opportunista

Prima della seconda pausa delle nazionali c’era spazio per un ennesimo colpo di scena: non è la Liga del record di punti e ce ne siamo accorti tutti visto che lassù anche rulli compressori come Real, Barça e Atletico a volte tirano bruscamente il freno a mano.

In questa fase della Liga sorride chi sbaglia di meno e non chi vince di più al contrario degli scorsi anni. Il Real Madrid è entrato nel tunnel dei pareggi e tra campionato e Champions è arrivato a scrivere quattro X consecutive nel suo tabellino di marcia. Un blanco opaco quello visto in queste settimane proprio quando la mano di Zidane sembrava aver trovato le giuste distanze: l’assenza di Modric pesa e tanto nell’economia di questa squadra che oltre al talento del croato non riesce a trovare continuità in zona gol con le firme di Bale e Ronaldo che cominciano a fare più rumore rispetto alla routine degli anni passati.

Il Barcellona invece va a corrente alternata: segna tantissimo ma incassa molto più del dovuto. Trova con facilità grandi goleade ma si perde in prestazioni blackout come quella di Balaidos conclusasi poco fa. Nelle ultime 5 gare solo una volta i blaugrana non hanno preso gol e per en 3 volte hanno mancato la vittoria; numeri non da Barça, non da campioni del mondo. Piqué da solo non basta per tenere in piedi un castello di carte, Luis Enrique non ha completato i suoi studi per rendere la macchina catalana perfetta.

E in questo valzer di passi falsi allora si infila l’Atletico che il suo bonus lo ha speso all’inizio ma che col passare del tempo si è fermato solo nell’1-1 del Camp Nou, forse il migliore dei pareggi da prendere nelle 38 giornate. Oggi 3 punti di un’importanza vitale in casa del Valencia che aspetta l’inizio dell’era Prandelli. Il vizio di Griezmann di sbagliare dal dischetto è una minuzia in confronto ad una squadra che non subisce mai gol (appena 2 in 7 partite) e che porta sempre a casa il risultato. La vetta della classifica è occupata adesso proprio dai colchoneros che però precedono i rivali cittadini del Real solamente in virtù della differenza reti: il fatto è che questo Atletico si è già tolto un grosso peso di dosso andando a giocare a Barcellona e alla lunga potrà fare la differenza presentarsi in vantaggio senza scontri diretti.

In tutto ciò è ancora vivo il Siviglia che al momento si gode la sua terza posizione: la squadra di Sampaoli non è morta dopo il KO di Bilbao e oggi si riprende la zona Champions diretta sorprendendo tutti.

Impostazioni privacy