Bayern bloccato dal Lipsia: festa Meisterschale rinviata

Anticipo della finale della DFB-Pokal, Lipsia-Bayern Monaco si affrontavano nella penultima giornata di Bundesliga. I Roten Bullen, autori di una stagione straordinaria, volevano chiudere davanti al proprio pubblico con una vittoria; dall’altra parte, però, i bavaresi cercavano i tre punti per conquistare il settimo Meisterschale consecutivo. I ragazzi di Kovac ci hanno provato ma si sono dovuti arrendere alla solidità difensiva del Lipsia e al Var che ha giustamente annullato la rete di Goretzka. Questo pareggio, unito al successo del Borussia Dortmund, ha rimandato agli ultimi novanta minuti il verdetto per il titolo; la Bundesliga non finisce di regalare emozioni.

Bayern Monaco, per il Meisterschale basta un punto

Una Bundesliga lottata fino alla fine non poteva che concludersi all’ultima giornata; Bayern Monaco e Borussia Dortmund, separate da due punti, si giocheranno tutto il 18 maggio. I bavaresi hanno un grande vantaggio: la differenza reti. In caso di arrivo a pari punti (vittoria Wespen, pareggio Bayern) Alcacer e compagni dovrebbero vincere diciassette a zero per poter alzare il Meisterschale. Impossibile anche per uno sport imprevedibile come il calcio. Lewandowski e compagni saranno campioni? Probabilmente si ma attenzione a dare tutto per scontato; il fatto che sia sufficiente un solo punto ai ragazzi di Kovac potrebbe giocare un brutto scherzo contro un Eintracht Francoforte costretto a fare due vittorie per esser sicuro di entrare in Champions.

Un altro elemento a favore del Bayern è l’impegno, tutt’altro che semplice, del Borussia Dortmund; il BVB sarà impegnato in casa del Gladbach alla ricerca di punti Champions. Ultimi novanta minuti di fuoco in Bundesliga: quattro squadre pronte a sfidarsi per Meisterschale e quarto posto; due partite che promettono spettacolo per un finale di stagione come, probabilmente, non si era mai visto. Il calendario, i punti di vantaggio, la differenza reti e l’abitudine a giocare determinate gare dicono Bayern ma l’unico giudice che conta è quello del campo. E allora prepariamoci a vivere novanta minuti al cardiopalma.

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