Cinque stadi storici che sono stati demoliti

L’immagine del Vicente Calderón allo stato attuale è stata una delle più commentate di questi giorin. Il terreno di gioco tagliato da una nuova strada ha lasciato parecchia malinconia a chi era affezionato al vecchio impianto dell’Atlético. E prorpio dal Calderón cominciamo il nostro racconto dei grandi stadi del calcio mondiale che sono stati demoliti.

Cinque grandi stadi demoliti

Vicente Calderón

A Manzanares si è scritta la parte più bella della storia dell’Atlético. Tra le due tappe al Metropolitano, quella degli inizi nell’antico stadio e quella attuale nel nuovissimo Wanda, il Vicente Calderón è stato il cuore del tifo colchonero. La prima partita vi è stata giocata nel 1967, un Derby di Madrid terminato sul 2-2. L’ultima è stato invece un Atlético-Athletic del 2017, vinto per 3-1 dalla squadra del Cholo e l’ultimo gol di sempre di questo stadio lo ha messo a segno Angelito Correa. Oggi rimane solamente la tribuna principale, con la strada M30 che passa dove prima si svolgevano le partite.

De Meer

Quando l’Ajax si trasferì nel quartiere Betendorp di Amsterdam, costruì il proprio stadio sopra un lago. Da lì il nome di De Meer, ossia ‘Lo stadio sull’acqua’. Fu la casa del club fino al 1998, seppur spesso sostituito dal vecchio Stadio Olimpico in occasione delle gare europee per via dell’esigua capienza. Sono ormai più di vent’anni che l’Ajax si è trasferito all’Amsterdam ArenA, ora ribattezzata Johan Cruijff ArenA e il vecchio De Meer è stato rimpiazzato da un nuovo quartiere residenziale. Dell’impianto non rimane nulla, se non le insegne dei varchi d’ingresso, anche perché la grande scritta “Ajax”, dopo esser stata riacquistata in rete dal club, è stata trasferita allo stadio nuovo. Le palazzine del quartiere portano il nome degli stadi dove il club ha vinto le sue partite più importanti mentre le vie della zona sono intitolate ai calciatori.

Sarriá

Il calcio a Barcellona ha scritto la storia in più stadi. Ma se il Barça ha legato la sua tradizione al Camp Nou, l’Espanyol prima di passare al Cornellà-El Prat in zona aeroporto giocava nel mitico Sarriá. Situato nella zona alta della capitale catalana, è stato uno degli stadi del Mondiale del 1982: lì vi si è giocato lo storico girone a tre tra Italia, Brasile e Argentina con gli Azzurri che di fatto costruirono lì la propria cavalcata verso il terzo titolo del mondo. Di quelle partite rimangono iconiche le prestazioni di Gentile in marcatura su Maradona e la tripletta di Paolo Rossi a Valdir Peres. L’ultima partita si è giocata nel 1997 con una vittoria dell’Espanyol sul Siviglia che valse la salvezza del club catalano. Poi per via di una situazione finanziaria disastrosa, l’Espanyol vendette il terreno e lo stadio fu demolito.

Pocitos

Per molti il nome di Pocitos suona nuovo, anche perché in pochi hanno visto una partita giocata in questo impianto di Montevideo. Ma per gli amanti della storia del calcio Pocitos è una vera e propria reliquia: perché lì cominciò la storia dei Mondiali, con Francia-Messico che è la prima partita di sempre della storia della Coppa del Mondo. Inizialmente la partita si sarebbe dovuta giocare al Centenario, ma visto che i lavori non erano stati completati si cominciò proprio nello stadio che porta il nome del suo quartiere. Pocitos è stato demolito nel 1940 per lasciar spazio a nuove costruzioni, ma l’area dove sorgeva il campo è ancora un piccolo museo: sono conservati in particolare il centro del campo e la porta dove Lucien Laurent segnò il primo gol di sempre dei Mondiali.

San Mamés

L’Athletic Bilbao gioca sempre a San Mamés ma non più nello stadio di una volta. Lo storico impianto del club basco, edificato nel lontano 1913 e soprannominato La Catedral, è stato demolito nel 2013 per lasciare spazio al nuovo San Mamés, costruito accanto per permettere all’Athletic di non dover mai cambiare la sua zona d’appartenenza.L’ultima partita nel vecchio stadio è stata una sconfitta dell’Athletic contro il Levante, mentre il nuovo San Mamés sarà uno degli stadi che ospiterà Euro 2020.

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