Cristiano Ronaldo e i grandi arrivi della Serie A

Dopo settimane di trattative, smentite e indizi social finalmente la notizia diventa ufficiale: Cristiano Ronaldo è un nuovo giocatore della Juventus. Inutile parlare in questa sede della carriera di uno dei migliori giocatori al mondo che si lascia alle spalle un Real Madrid plurititolato, rimasto impotente davanti alla volontà della stella portoghese di provare una nuova esperienza dopo aver vinto tutto ciò che c’era da vincere con la camiseta blanca. La Serie A dopo anni riesce ad abbracciare un nuovo campione, riacquisendo parte di quel fascino che agli inizi degli anni 2000 esercitava su tutti gli altri campionati. Ma chi sono gli altri colossi del calcio mondiale che in passato hanno scosso gli equilibri del calciomercato italiano? Noi di Footbola abbiamo selezionato cinque profili celebri di campioni approdati proprio nella nostra Serie A.

Ronaldinho

Il primo grande squillo a livello mondiale lo aveva dato il Milan nel 2008 portando all’ombra del Duomo il grande Ronaldinho. Le sue cinque stagioni con la maglia del Barcellona lo avevano portato all’inevitabile consacrazione nell’Olimpo dei più grandi campioni della storia del calcio, facendo ricadere ovviamente su di lui tutte le attenzioni delle big europee. Come detto, ad aggiudicarsi le prestazioni del brasiliano furono i rossoneri, con cifre che adesso ci sembrerebbero a dir poco ridicole: nelle casse dei blaugrana finirono “appena” 21 milioni di euro netti più 4 di bonus con un ingaggio di 6.5 milioni al giocatore. Il suo arrivo fu talmente di grande impatto che alla presentazione, avvenuta il giorno stesso della firma, gli spalti di San Siro si riempirono con il calore di 40mila tifosi, pronti a coccolare e sostenere il loro grande campione.

Eto’o

Un anno più tardi l’Inter riuscì a replicare al grande colpo dei cugini ufficializzando l’acquisto di Samuel Eto’o, altro talento scippato al Barcellona. Il suo arrivo, inserito nella trattativa che portò Zlatan Ibrahimovic nel capoluogo catalano, fu festeggiato quasi immediatamente con un gol in occasione della finale di Supercoppa Italiana persa contro la Lazio a Pechino. In quell’occasione non arrivò nessuna coppa per l’Inter (che due anni più tardi sarebbe salita sul tetto d’Europa), ma l’acquisto di Eto’o contribuì alla costruzione di una squadra rimasta nella storia.

Ibrahimovic, il ritorno

Sebbene abbia vestito tre diverse maglie nella nostra Serie A, l’acquisto di Ibrahimovic che ha fatto più scalpore degli altri è di sicuro quello fatto da parte del Milan nel 2010. In passato lo svedese aveva già vestito la casacca dell’Inter ma, come già detto nel paragrafo precedente, era stato inserito nella trattativa che aveva portato in Italia Eto’o. A Barcellona Ibrahimovic non aveva affatto trovato terreno fertile e, complici i troppi attriti con il suo allenatore Pep Guardiola, appena un anno più tardi ritornò a Milano ma questa volta dalla sponda rossonera. Niente di strano per un giocatore dal carattere come il suo.

Klose

Un altro grande colpo per il nostro campionato è sicuramente l’acquisto da parte della Lazio di Miroslav Klose, attaccante consacratosi dopo una grande carriera in Germania. Anche lui, proprio come Cristiano Ronaldo, arrivò in Serie A all’età di 33 anni, tra le critiche di chi lo reputava ormai finito e incapace di dare un contributo importante ai biancocelesti. E invece in cinque stagioni Klose riuscì a smentire tutti: 139 presenze e 54 gol sono il bottino con cui il tedesco ha salutato non soltanto il nostro campionato, ma anche la sua grande carriera conclusa proprio in Italia.

Tevez

Ultimo giocatore in ordine temporale ad aver scosso la Serie A è Carlos Tevez, altro grandissimo acquisto della Juventus arrivato nel 2013. Negli anni precedenti l’argentino era riuscito a diventare una stella del calcio mondiale con la maglia del Manchester City, con cui aveva chiuso la carriera con 58 reti in 113 presenze. Per i bianconeri fu un vero e proprio affare: agli inglesi andarono solamente 9 milioni di euro più 6 milioni legati alle prestazioni, un prezzo davvero irrisorio per un giocatore dal grande talento come il suo. La fama da bad boy che si portava dietro dalla sua esperienza inglese non impedì ai tifosi della Juve di acclamare il nuovo idolo che aveva riempito la maglia numero 10 lasciata vuota dopo l’addio di Alessandro Del Piero.

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