Il cuore dell’Hertha ferma il nuovo Bayern Monaco sul 2-2

Era tanta la curiosità per vedere il nuovo Bayern Monaco di Sagnol (a cui è stata affidata la panchina dei bavaresi dopo l’esonero di Ancelotti). I campioni in carica erano impegnati sul campo dell’Hertha Berlino in una sfida di grande tradizione. L’Olympiastadion non è mai stato un campo semplice per il Bayern che, nella passata stagione, trovò il pareggio soltanto nell’ultimo secondo disponibile di gara. Anche oggi questa trasferta si è dimostrata indigesta per i bavaresi che si fermano sul due a due nonostante il doppio vantaggio. Per i padroni di casa è un grande risultato mentre continua il momento no per il Bayern Monaco che ora è a meno cinque da un Borussia Dortmund in grande spolvero.

Hertha, ora serve continuità

Probabilmente in pochi credevano ad una possibile rimonta dell’Hertha Berlino nel momento in cui, ad inizio ripresa, Lewandowski aveva portato i suoi sul due a zero. I ragazzi di Dardai, però, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e in cinque minuti di ordinaria follia sono riusciti a recuperare il Bayern, ottenendo un pareggio di vitale importanza. Questo risultato deve essere il punto di partenza per una squadra che ha iniziato la stagione non nel migliore modo possibile.

Bayern Monaco, serve tempo

La bacchetta magica nel calcio non esiste e, anche se ti chiami Bayern Monaco, quando stai vivendo un periodo di crisi riprendersi non è semplice. Eppure oggi i tasselli sembravano essere tornati al loro posto. Boateng, Hummels, Robben e Ribery dall’inizio con Muller dietro la prima punta ed il passaggio al 4-2-3-1 rappresentavano il ritorno all’antico prima della rivoluzione portata da Ancelotti. Tutto questo insieme ad un due a zero iniziale che avevano riportato il sorriso in casa bavarese. Poi il momento di superficialità (lo stesso avuto la scorsa settimana contro il Wolfsburg) e la rimonta subito che porta i campioni in carica a cinque punti dal Bayern Monaco.

Santa sosta

Ora lo stop per le nazionali. Mai come in questa occasione il Bayern aveva bisogno di una pausa per ricaricare le batterie e tornare la super squadra che è sempre stata.

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