Da eroe di Parigi a eroe di Mosca, Éder regala il titolo alla Lokomotiv! Flop Mancini, lo Zenit è fuori dalla Champions

Penultima giornata in Russia e l’attenzione è tutta alla RZD Arena dove la Lokomotiv può tornare campione di Russia battendo lo Zenit. Spartak e Cska cercano di mantenere le loro flebili speranze titolate giocando contro Rostov e Arsenal Tula e il Krasnodar spera ancora nella Champions andando a Khabarovsk

Khabarovsk-Krasnodar 0-1
Non ci dovrebbe essere partita al Lenin Stadium di Khabarovsk, ma il Krasnodar non può abbassare la guardia.
I rossoblu si schierano con un 3-4-3 con Savichev e Kanunnikov alle spalle di Sekulski, mentre i neroverdi scendono in campo col tridente e Smolov come centravanti.
A iniziare forte sono a sorpresa i padroni di casa con Kabutov che anticipa in area Claesson e di sinistro colpisce il palo a pochi passi dalla porta. Pereyra da fuori area fa volare Dovbnya ma a fine primo tempo gli ospiti passano. Smolov crossa dalla destra, Grishko manca l’intervento e Claesson di testa segna lo 0-1.
Nella ripresa il Krasnodar amministra la contesa ma non riesce a chiuderla con Wanderson e Smolov che mancano la porta. Al 93′ arriva però il colpo di scena. Savichev calcia dalla destra e Gazinskiy intercetta la palla di mano causando il calcio di rigore per il Khabarovsk. Dal dischetto calcia Kanunnikov ma Kritsyuk vola e salva i tre punti e i sogni Champions dei neroverdi.
I rossoblu lasciano con onore la Prem’er Liga davanti al proprio pubblico, ma arriva l’ennesima sconfitta.

Tosno-Dinamo Mosca 1-2
Sfida salvezza a San Pietroburgo dove il Tosno non deve farsi distrarre dal pensiero Coppa di Russia.
Bianconeri con il 4-3-3 con Galiulin, Ricardinho e Mirzov in attacco, mentre i biancoblu scelgono un 4-2-3-1 con il solo Lutsenko in attacco.
Soporifero il primo tempo dove non accade nulla e la paura di perdere è enorme, ma nella ripresa le cose cambiano. Mirzov prova il destro a giro da appena dentro l’area ma sfiora il palo e dal rischio svantaggio i moscoviti passano. Rausch calcia dalla bandierina per Lutsenko che fa da sponda di testa per Šunjić che gira al volo di destro e segna lo 0-1. Ci riprova ancora di testa dopo poco il difensore bosniaco ma di testa alza la traiettoria. Galiulin se ne va sulla sinistra crossa al centro per Ricardinho che di esterno destro anticipa Šunjić, Shunin salva prodigiosamente ma sulla respinta è Mirzov ad appoggiare in rete il gol del pareggio. Il Tosno è spinto in avanti alla ricerca del pareggio ma si espone al contropiede letale dei biancoblu. Tashaev riparte sulla destra e crossa al centro per un liberissimo Panchenko che stoppa di sinistro e di esterno destro batte Yurchenko per il definitivo 1-2.
La Dinamo Mosca è ormai a un passo dalla salvezza mentre per i padroni di casa il ritorno in National League è sempre più vicino.

Lokomotiv Mosca-Zenit San Pietroburgo 1-0
La Lokomotiv non può più sbagliare e a Mosca si respira l’aria della grande festa.
Yuri Semin decide di lasciare in panchina i suoi centravanti e schierare Farfán come falso nueve supportato dai gemelli Miranchuk e Manuel Fernandes. Lo Zenit non può fallire e una sconfitta vorrebbe dire addio alla Champions e nel 4-4-2 di Mancini Driussi e Zabolotnyi sono le due punte.
Primo tempo molto bloccato con poche folate offensive e non troppo pericolose. Aleksey Miranchuk prova la botta da fuori ma Lodygin para senza grossi problemi e dall’altra parte Driussi spara in curva un destro da ottima posizione.
Si alza un po’ il ritmo nella ripresa e sono sempre i Miranchuk a creare pericoli. Aleksey se ne va sulla destra e crossa per Anton che colpisce debolmente e premette alla difesa Zenit di spazzare. La Lokomotiv insiste e Aleksey Miranchuk, sempre lui, calcia una gran botta di sinistro da fuori e stavolta Lodygin deve volare per deviare in calcio d’angolo. La RZD Arena esplode per un gol di Farfán ma il gol è annullato per fuorigioco e allora si arriva a tre minuti dalla fine ancora sullo 0-0. Farfán allarga sulla destra per Ignatjev che crossa al volo per un liberissimo Éder, entrato da neanche dieci minuti al posto di Anton Miranchuk, che impatta di piatto sinistro e regala il vantaggio e terzo titolo della storia della Lokomotiv.
Finisci così con il trionfo rossoverde che torna campione dopo quattordici anni di digiuno, mentre lo Zenit dà definitivamente addio alla prossima Champions League.

Spartak Mosca-Rostov 2-0
La notizia della vittoria della Lokomotiv è appena arrivata, ma lo Spartak deve comunque blindare la Champions.
Carrera schiera un inedito 3-5-2 con Pašalic nel ruolo di libero con Promes e Luiz Adriano in attacco. Stesso modulo per i gialloblu con Skopintsev e Shomurodov che cercano i gol per evitare la retrocessione.
Promes se ne va sulla sinistra e crossa per un liberissimo Hanni che calcia al volo di destro ma manca la porta per un soffio. Shmourodov risponde subito per i gialloblu mancando di poco la porta dopo una bella verticalizzazione di Bairamyan. Partita rapida e divertente e al gran sinistro da fuori di Melgarejo ben respinto da Abaev risponde Bairamyan con un tiro a giro da dentro l’area deviato in corner da Selikhov.
Nella ripresa la partita non cambia e nell’arco di un minuto si passa da una grande parata di Abaev su colpo di testa di Hanni a un’incursione in area di Skopintsev conclusa con un sinistro a lato di poco. Si cerca il colpo del campione e Quincy Promes va a battere una punizione dal limite che fa tremare la traversa della porta del Rostov ma il gol non arriva. Lo Spartak ora ha preso in mano la partita e il suo numero 10 è scatenato. Saltato Boben crossa per l’accorrente Zobnin che si libera dalla marcatura di Yusupov e di testa colpisce a botta sicura ma Abaev è strepitoso nell’intervento. Alla fine a sbloccarla ci pensa Melgarejo che dopo un’azione di sfondamento sulla sinistra entra in area, resiste alla carica di Ingason e con un dolce pallonetto sorprende l’ottimo portiere ospite. Sulle ali dell’entusiasimo i moscoviti realizzano il raddoppio dopo un’azione da urlo. Zobnin si allarga sulla sinistra e serve Promes che scarica su Hanni che di tacco spiazza la difesa gialloblu riservendo il compagno olandese che a tu per tu con Abaev lo fredda per è il definitivo 2-0.
Resta secondo lo Spartak ma servirà ancora una vittoria nel derby con la Dinamo per essere certi dell’ingresso diretto in Champions.

Ural-Amkar 0-2
Con una vittoria l’Amkar potrebbe avvicinarsi alla salvezza senza playout agganciando al quint’ultimo posto il Rostov.
4-2-3-1 per l’Ural con Iljin unica punta, mentre i rossoneri rispondono con un 5-3-2 e Olanare e Gol in avanti.
La prima grande occasione è per i padroni di casa con Boumal che raccoglie una corta respinta della difesa ospite dal limite dell’area e calcia una sassata respinta dalla traversa. Nel finale del tempo con un’azione confusa l’Amkar passa. Gol calcia dalla bandierina e Godzyur respinge male facendo impennare la palla. Belorukov prova il colpo di testa, ma colpisce debolmente e la sfera sembra facile preda della difesa arancionera, ma Dantsev e Bicfalvi non si capiscono e lasciano lì la palla per Zanev che da terra calcia di destro segnando così lo 0-1.
Succede poco nella ripresa fino a quando Sivakov non atterra in area Portnyagin e per l’arbitro Meshakov è calcio di rigore. Dal dischetto Bicfalvi ha l’occasione del pareggio ma Nigmatullin si conferma eccellente para rigori e tuffandosi sulla destra addirittura blocca la forte conclusione. Nel recupero l’Ural è tutto in avanti alla ricerca del pari e l’Amkar ne approfitta. Balanovich spazza la palla per far rifiatare i suoi e riesce a trovare il neoentrato Forbes che si accentra e dal limite con un destro a giro batte Godzyur.
Vittoria importantissima per i rossoneri di Perm che tengono ancora vive le speranze di salvezza diretta.

Cska Mosca-Arsenal Tula 6-0
Il Cska deve rispondere a Spartak e Krasnodar per provare a restare aggrappato al terzo posto valido per i preliminari di Champions.
3-4-3 per i rossoblu con Chalov, Musa e Vitinho in avanti mentre l’Arsenal con un 4-2-3-1 spera nella voglia di segnare di Dzyuba.
Che la partita si rivelerà un incubo per gli ospiti lo si intuisce fin da subito. Vitinho vede tra le linee Chalov che solo davanti a Obukhov lo salta con un tocco sotto d’esterno. Vitinho è inarrestabile e sulla destra prima salta con un tunnel Gorbatenko, poi fa saltare a vuoto Álvarez e infine crossa per Musa che a porta vuota insacca il facile 2-0. Altro giro e altra rete, ancora con Chalov che devia in rete da pochi passi un colpo di testa di Vasily Berezutskiy da corner di Natcho. L’Arsenal continua a essere inesistente e anche in contropiede i moscoviti vanno in gol. Berkhamov nel tentativo di rubare palla a Chalov lancia Golovin a campo aperto e arrivato al limite dell’area delizia la VEB Arena. Salta Aleksandrov, salta Álvarez e supera Obukhov con un dolce pallonetto d’esterno calando così il poker rossoblu. Non è ancora finito il primo tempo disastroso per i giallorossi e con la difesa sempre più alta il Cska ci va a nozze. Vitinho fa partire il contropiede, serve sulla destra Golovin che mette in mezzo per Chalov che stoppa e segna il 5-0 per la sua personale tripletta.
Nella ripresa dovrebbe essere semplice accademia, ma i capitolini vogliono vincere il set e dopo soli quattro minuti arriva un’altra marcatura. Chalov stavolta mette i panni dell’uomo assist e serve a Musa la palla del 6-0 battendo ancora il povero Obukhov al debutto in Prem’er Liga. I padroni di casa abbassano i ritmi ma cercano ancora il gol con Nababkin e Vitinho che calciano da appena fuori area ma il giovane portiere scuola Zenit respinge bene in entrambi i casi.
Finisci così con un trionfo rossoblu e la conferma del terzo posto che vale i preliminari di Champions.

Anzhi-Akhmat 0-2
Una vittoria dell’Anzhi manderebbe la squadra di Makhackhala ai playout scrollandosi così di dosso il Tosno, ma l’Akhmat con una vittoria otterrebbe la matematica salvezza.
Gialloverdi in campo con un 4-2-3-1 e Lescano come terminale d’attacco. Stesso modulo per gli ospiti che rispondono con Balaj come centravanti.
Gli ospiti di Grozny hanno fretta di chiudere il discorso salvezza e dopo solo un quarto d’ora passano in vantaggio con una splendida punizione dai venticinque metri di Rodolfo che sorprende un incerto Budakov sul suo palo. Il brasiliano cerca il bis poco dopo ma sfiora solo la traversa.
Nella ripresa l’Anzhi prova a rendersi pericoloso con una gran botta da fuori di Capitan Tetrashvili ma Gorodov vola e devia in corner. È proprio il georgiano però poco dopo a combinarla grossa entrando scomposto su Rodolfo e già ammonito riceve il secondo cartellino giallo. A questo punto l’Akhmat domina e solo la pessima mira di Ivanov e Ismael Silva tengono in vita i padroni di casa. Danchenko prova a risvegliare i suoi ma il suo bel destro al volo finisce di poco sopra la traversa. Nel finale però i biancoverdi possono festeggiare la matematica salvezza con Roshi che lanciato in contropiede da Mohammadi incrocia di destro e segna lo 0-2 che chiude la sfida.
L’Anzhi, pur continuando a perdere, continua a rimanere aggrappato al terz’ultimo posto che vuol dire playout.

Rubin Kazan-Ufa 0-0
Il Rubin ha bisogno dell’ultimo sforzo per la salvezza che ormai è a un passo.
Azmoun e Popov sono le due punte amaranto e Semak risponde con il suo classico 3-4-3 con Oblyakov, Sysuev e Igboun in attacco.
Azmoun è il primo a rendersi pericoloso con un tocco di destro da appena dentro l’area ma la palla esce di poco. Sempre il numero 33 cerca il pallonetto sull’uscita di Belenov ma la palla esce di poco sopra la traversa. Gli ospiti si fan vedere e hanno l’occasione più pericolosa. Salatic viene completamente dimenticato dalla difesa di casa da calcio d’angolo e di testa impatta a botta sicura ma è il palo a salvare il Rubin.
Nella ripresa la partita si abbassa nei ritmi e volano solo cartellini gialli. Kuzmin prova a rendersi pericoloso con un destro da appena dentro l’area ma è il suo compagno Popov a salvare l’Ufa ripallando la conclusione. Popov prova allora a farsi perdonare poco dopo quando stoppa in area un cross dalla sinistra di Karadeniz e calcia di sinistro ma anche stavolta è il palo a mantenere lo 0-0. Nel finale la squadra di Kazan prova segnare ma Belenov è attento e salva i suoi.
Il Rubin tiene così tre punti di vantaggio sull’Amkar e ha la salvezza in tasca mentre l’Ufa mantiene un favoloso sesto posto.

29 giornata
Anzhi-Akhmat 0-2
Cska Mosca-Arsenal Tula 6-0
Khabarovsk-Krasnodar 0-1
Lokomotiv Mosca-Zenit San Pietroburgo 1-0
Rubin Kazan-Ufa 0-0
Spartak Mosca-Rostov 2-0
Tosno-Dinamo Mosca 1-2
Ural-Amkar 0-2

Classifica
1.Lokomotiv Mosca 60
2.Spartak Mosca 56
3.Cska Mosca 55
4.Krasnodar 53
5.Zenit San Pietroburgo 50
6.Ufa 40
7.Arsenal Tula 39
8.Akhmat 38
9.Ural 37
10.Dinamo Mosca 37
11.Rubin Kazan 37
12.Rostov 34
13.Amkar 34
14.Anzhi 24
15.Tosno 24
16.Khabarovsk 13

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