Da Sudafrica 2010 a Russia 2018, la Spagna vuole il bis

L’ultimo, e unico, campionato del mondo vinto dalla Spagna è quello giocato in Sudafrica nel 2010, in quel periodo la Roja dominava in lungo e in largo la scena calcistica riuscendo a vincere anche due campionati europei consecutivi. Negli ultimi 6 anni, però, la nazionale spagnola ha collezionato risultati deludenti se facciamo il rapporto con la rosa a disposizione. Nel Mondiale del 2014 è stata incredibilmente eliminata al termine della fase a gironi finendo dietro a Cile e Olanda mentre nel campionato europeo di due anni fa la Roja, dopo aver superato il proprio girone, è stata eliminata dall’Italia agli ottavi di finale.

Torniamo però indietro di qualche anno, come vi accennavo qui sopra nel 2010 la Spagna vinse il proprio primo, e unico ad oggi, titolo mondiale. In quell’anno la Roja viveva un momento che definire d’oro sarebbe riduttivo, lo zoccolo duro formato dai giocatori del Barcellona ha guidato la squadra verso un successo storico. La spedizione sudafricana non iniziò però nel migliore dei modi visto che arrivò subito una sconfitta contro la Svizzera nel match d’esordio. Quella sconfitta, però, è servita alla squadra per ricompattarsi e i risultati che sarebbero poi arrivati parlano abbastanza chiaro. I 6 punti conquistati nelle due partite rimanenti della fase a gironi contro Honduras (2-0 con doppietta di David Villa) e Cile (2-1 con gol di Iniesta e Villa) sono valse il primo posto nel girone vista la miglior differenza reti nei confronti del Cile.

Con l’inizio della fase ad eliminazione diretta la Spagna ha sistemato in maniera molto importante la fase difensiva, dagli ottavi alla finalissima i ragazzi allenati da Vicente del Bosque non hanno più subito gol vincendo sempre con una rete di scarto. Prima è arrivato il successo contro il Portogallo targato Villa, poi il quarto di finale vinto contro il Paraguay sempre con gol di Villa. In semifinale è arrivata la vittoria contro la Germania grazie al gol di Puyol mentre la finalissima è stata decisa da una rete di Iniesta segnata a 4 minuti dalla fine del secondo tempo supplementare. Quella Spagna ha fatto brillare gli occhi a tutti gli appassionati di calcio, il gioco espresso dalla nazionale di del Bosque è stato uno dei più divertenti e concreti di sempre.

Passati 8 anni, la Spagna si presenta come una delle grandi favorite per la vittoria finale in Russia. Dopo moltissimi anni la Roja torna ad avere molti giocatori del Real Madrid, ben 6 (clicca qui per leggere un articolo dedicato a questo argomento). Un fattore che è rimasto molto importante per questa selezione rispetto a quella del 2010 è l’altissimo tasso tecnico che scenderà in campo ma che soprattutto comporrà la panchina. Oltre agli undici titolari, infatti, Lopetegui potrà contare su autentici fuoriclasse in grado in qualunque momento di spezzare l’equilibrio delle partite. Nel girone la Spagna si troverà di fronte i campioni d’Europa in carica del Portogallo e due squadre sulla carta abbordabili ma che in un torneo del genere potrebbero diventare delle vere e proprie mine vaganti nell’economia del girone, parlo del Marocco di Benatia e dell’Iran.

Il Mondiale è ormai alle porte, le squadre che hanno tutte le carte in regola per poter puntare al trionfo sono tante ma la Spagna vuole sfruttare al meglio un periodo incredibilmente fruttuoso del proprio movimento calcistico a livello di club. Basti pensare che il Real Madrid ha vinto le ultime 3 edizioni della Champions League e che l’Atletico Madrid in questa stagione è tornato a vincere l’Europa League.

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