Da “Tinkerman” a “King”, tutte le avventure in Premier di Claudio Ranieri

Claudio Ranieri è il nuovo allenatore del Watford, club con il quale si è legato con un contratto biennale in seguito all’esonero di Xisco Munoz.
Il tecnico spagnolo, che ha definito l’esonero tramite i suoi canali social, “inatteso e indesiderato” si è visto sollevato dall’incarico dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Leeds di Marcelo Bielsa nonostante il 15esimo posto in classifica frutto di 7 punti in altrettante giornate.

Per l’ex allenatore di Roma e Sampdoria questa con gli “Hornets” sarà, a due decenni della prima, la quarta esperienza nel calcio inglese dopo quelle con Chelsea, Leicester e Fulham.

L’esordio avvenne nel 2000 alla guida del Chelsea. I blues all’epoca ancora di proprietà di Ken Bates, che aveva acquistato il club nel 1982 per una sola sterlina, uscivano da un biennio ricco di successi sotto la gestione Vialli (coppa di lega, FA Cup, Community Shield, Coppa delle coppe e Supercoppa Europea).
Ranieri non riuscì a portare altri trofei a Stamford Bridge ma mise le basi per i successi futuri del club raggiungendo nella stagione 2003-2004 la prima semifinale di Champions della storia del Chelsea.
Al termine di quella stagione, terminato il passaggio di proprietà da Bates all’oligarca russo Roman Abramovic, verrà poi sostituito da Josè Mourinho.
Nel suo primo periodo londinese, a causa della tendenza a cambiare spesso formazioni e stili di gioco, Ranieri fu definito dalla stampa inglese come “Tinkerman” (l’indeciso).

Il ritorno in Inghilterra arriva oltre un decennio più tardi, nel 2015, al Leicester City.
L’arrivo di Ranieri non fu accolto con grande entusiasmo a causa della sua precedente esperienza sulla panchina della nazionale greca terminata dopo solo 4 partite in seguito alla clamorosa sconfitta contro le Isole Far Oer.
Le Foxes, al secondo anno in Premier League dopo la promozione dalla Championship, avevano come obiettivo la salvezza ed una loro eventuale vittoria del campionato era data dai bookmakers 5000 ad 1.
Per dare un’idea di quanto si considerasse improbabile una vittoria della squadra di Ranieri, le quote sulla scoperta del mostro di Loch Ness e dello sbarco degli alieni erano più basse.
Nonostante i pronostici sfavorevoli, a voler usare un eufemismo, il Leicester di Ranieri, Vardy, Kantè, Mahrez, Morgan, Schemichel riesce in quella che in Inghilterra è stata definita “la più grande impresa sportiva di sempre” vincendo il primo campionato inglese nei 132 anni di storia del club.

Ranieri passa da Tinkerman a Thinkerman (il pensatore) in virtù delle sue grandi abilità tattiche ma soprattutto viene incoronato “King” dai tifosi del Leicester che inoltre lo hanno immortalato nel meraviglioso murales di Kate Street.
La leggenda di quella stagione da favola delle Foxes si lega anche ad una serie di ormai iconiche conferenze stampe di Ranieri tra cui spicca la celeberrima Dilly dang, dilly dong, we are in champions league man!”

Decisamente meno brillante è stata l’avventura sulla panchina del Fulham nella stagione 2018-2019. Chiamato a risollevare le sorti del club, ultimo in Premier League dopo 7 sconfitte di fila, Ranieri verrà poi esonerato a Febbraio dopo una serie di risultati negativi tra cui la sconfitta in FA Cup contro l’Oldham, squadra di quarta categoria che dopo vari giorni senza allenatore aveva affidato la panchina a Pete Wild, uno dei più accaniti tifosi del club.

Dopo quello che aveva fatto, King Claudio non poteva lasciare la Premier League con un esonero e adesso con il Watford ha l’occasione per regalarsi un’altra, ennesima, avventura in una carriera a dir poco leggendaria. 

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