De Vita, l’italiano in finale di Scottish League Cup

Grande fermento oggi in Scozia per l’assegnazione del primo trofeo della stagione, la Scottish League Cup, che vedrà contrapporsi gli esordienti del Ross County affrontare l’Hibernian, alla decima finale della sua storia, teatro della sfida sarà il leggendario Hampden Park  di Glasgow, alle 16.00 ora italiana.

Nella squadra delle Highlands scenderà in campo anche un italiano, che non ha mai giocato da professionista nel bel paese, ma ha trovato la sua fortuna nel Regno Unito, Raffaele De Vita.

Raffaele De Vita nato a Roma nel 1987, è un’ala sinistra vecchio stampo con anche il vizio del goal. Muove i suoi primi concreti passi nel settore giovanile dell’Atletico 2000,  società romana gestita da tre leggende della Roma Odoacre Chierico, Roberto Pruzzo e Giuseppe Giannini, anche se Raffaele non ha mai nascosto di tifare Lazio. Proprio grazie alle buone prestazioni con l’Atletico 2000, De Vita viene notato ed ingaggiato dal  Blackburn Rovers nel luglio del 2003.  De Vita entra a far parte dell’Under-16 e come prevedibile l’ambientamento non è semplice passa praticamente tutta la prima stagione in panchina, ma si riscatta l’anno successivo prima con l’Under-18, poi addirittura nella formazione delle riserve della prima squadra. Nella rosa di quel Blackburn, vi sono anche due tra due vecchie conoscenze del calcio italiano, Corrado Grabbi e Lorenzo Amoruso, ai quali De Vita si lega moto, e stringe anche una sincera amicizia con il paraguaiano Roque Santa Cruz, che diventa per lui un vero punto di riferimento.

Vista la grande concorrenza nel Blackburn, De Vita, decide di passare nel 2008 al Livingston, compagine della serie cadetta scozzese di proprietà di un gruppo italiano,  e allenata da Roberto Landi. Purtroppo però durante il ritiro estivo, Raffaele si rompe il legamento crociato del ginocchio, ma non è l’unica sfortuna, a fine stagione il Livingston viene travolto dai debiti e viene retrocesso di due categorie. De Vita sceglie comunque di non abbandonare il progetto,  dal 2009 al 2011, fa il suo personale salto di qualità, segna un goal ogni tre partite e riporta la squadra del del West Lothian in Championship, da vero trascinatore.

Dopo questa grande impresa De Vita viene chiamato dal suo idolo di infanzia Paolo Di Canio, per andare a giocare nel suo Swindon Town, dove al primo anno vincono League Two inglese con la ben 93 punti in classifica e l’anno successivo arrivano fino ai play-off, persi soltanto ai calci di rigore rigori contro il Brentford dopo due partite combattutissime. Nel 2014 passa al  Bradford ma questo è probabilmente l’anno più brutto della sua carriera, subisce un brutto infortunio e a fine anno si ritrova svincolato.

Nel momento più difficile della sua vita professionale,  gli giunge un salvagente dalla Scozia, Ross County piccola squadra della massima serie scozzese scozzese della minuscola di Dingwall che conta appena 5.000 abitanti, gli offre un contratto. Al suo arrivo la squadra si trova nei bassifondi della classifica, ma anche grazie al suo arrivo vi è un vero e proprio cambio di tendenza che permettono una salvezza più che tranquilla, ed ora in questa stagione l’attuale quarto posto e una finale di Scottish League Cup da conquistare.

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