Dortmund, la qualificazione in novanta minuti

La gara di andata è stata, purtroppo, caratterizzata episodi che con il calcio hanno poco a che fare; l’attacco al pullman del Borussia Dortmund, la paura di una squadra vittima della follia unama e il ferimento del difensore Marc Bartra hanno tolto tutto il fascino che una gara di Champions League può avere. Le ripercussioni ci sono state e si sono viste in campo con il Monaco che ha approfittato della condizione psicologica delle Wespen, vincendo tre a due al Signal Iduna Park. Stasera il secondo atto di una partita strana: il Dortmund, dopo la paura (non sportiva) di una settimana fa, dovrà cercare la qualificazione per dimostrare di essere più forte di tutto, anche della follia umana.

Monaco, continuare a stupire

Primo in Ligue one, semifinalista nella Coupe de France (dove se la dovrà vedere con il Psg) e con un piede e mezzo in semifinale di Champions League; la stagione del Monaco è entrata nel vivo e questa sera vivrà un altro, importantissimo, capitolo. I ragazzi di Jardim, contro il Borussia Dortmund, hanno la possibilità di qualificarsi alle semifinali di Champions League. Sarebbe una mini impresa visto che nessuno avrebbe mai puntato su una squadra che, ora, non vuole smettere di stupire.

Borussia Dortmund, alla ricerca di una qualificazione diversa

Senza voler togliere nulla al Monaco (squadra che, in questa stagione, sta dimostrando grandi cose in Francia ed in Europa), la gara di andata per il Borussia Dortmund è stata per forza di cose condizionata da quanto successo poco prima del fischio inizale. Stasera i ragazzi di Tuchel dovranno mettere da parte paure e brutti pensieri perché ci sta un ritorno di Champions da giocare e, nonostante la pesante sconfitta dell’andata, la qualificazione non è ancora persa. Vincere sul campo del Monaco non è facile ma le Wespen hanno un motivo in più per portare il match dalla loro parte: regalare a Bartra una qualificazione che sarebbe il regalo perfetto per cucire le ferite subite settimana scorsa.

Impostazioni privacy