U19, finale latina. Sarà Spagna – Portogallo

Che il Girone dell’Italia fosse il peggiore dei due lo sapevamo. Non bastasse, ora abbiamo la prova. La finale dell’Europeo U19 armeno sarà tra Spagna e Portogallo: le due squadre più forti. Più forti di un’Italia giovanissima, più forti dell’insidiosa Francia e più forti anche della sorpresa Irlanda. Una finale giusta per i valori tecnici espressi, la solidità e il gioco mostrato a chiunque si sia parato davanti a loro.

SPAGNA – FRANCIA 0-0 (4-3 d.c.r)

Una semifinale equilibrata e lottata fino all’ultimo rigore. Un pareggio lungo 120 minuti senza eccessivi picchi di gioco da parte di entrambe le squadre. Annibale Frossi parlava dello 0-0 come ‘il risultato perfetto’ e raramente ne abbiamo avuto una prova migliore. Francia e Spagna si sono fronteggiati a suon di idee mettendo in scena una partita affascinante senza, però, tante occasioni nitide. I transalpini hanno utilizzato a meraviglia le fasce con Ndilu in grande spolvero: le sue discese hanno turbato le certezze di Perea più volte, ma i cross arretrati per gli accorrenti hanno portato a poco. Abi prendeva posto in area togliendo da possibili marcature Caqueret e Ponceau col numero 10 che ha tentato più volte da fuori. Dall’altra parte, la Roja  ha utilizzato molto bene Abel Ruiz in mezzo all’area, ma ha tentato di pungere più che altro da palla ferma e da fuori. Molto strano per una Nazionale così tecnica. Sergio Gómez e Ferrán Torres hanno giocato bene con gli uno-due su corner liberando il mancino del fantasista del Dortmund. Forse è mancata cattiveria, ma la partita di Abel Ruiz va sempre sottolineata. Quando un attaccante manca per due volte l’appuntamento col tap-in decisivo sul secondo palo è tacciato di scarsa vis agonistica: tuttavia, ha sempre dato l’impressione di essere pericoloso. I rigori hanno premiato la squadra più quadrata e fredda nel momento clou: Caqueret e Isidor hanno fallito dagli 11 metri premiando Santi Denia e i suoi ragazzi.Ennesima finale per le nazionali giovanili spagnole, una garanzia.

PORTOGALLO – IRLANDA 4-0

Una vittoria roboante, ma l’Irlanda esce a testa alta. Si è arresa a un avversario a tratti ‘ingiocabile’ e a Gonçalo Ramos, attaccante 2001 del Benfica B. Si può imputare poco ai ragazzi di Mohan che hanno addirittura sfiorato il pareggio sbattendo sulle gambe di Da Costa che ha salvato sulla linea miracoloso. Una traversa colpita e tante discese di Everitt non hanno portato al gol, ma salvano una sconfitta dolorosa con una prestazione ricca di contenuti. Ha vinto la squadra finora più spettacolare e con i talenti più in vista, forse. Joao Mario è ancora una volta decisivo quando si guadagna il rigore, poi trasformato da Ferreira, con un cambio di direzione da perdere la testa. Poi c’è Gonçalo Ramos. Un killer prestato al ruolo di centravanti che ha colto ogni possibilità con spietatezza condita da arte. Il raddoppio è figlio della papera di Maher e dell’errore in marcatura di McGuinness che non lo segue, ma capisce presto dove cade la palla e insacca. La doppietta è potenza pura quando spedisce sotto la traversa la palla del solito Joao Mario: poi subentra l’arte. Mc Guinness ci capisce poco e Ramos lo elude con due finte prima di metterla sul primo palo spiazzando completamente il portiere irlandese. Un’escalation di talento per una tripletta che vale la finale.

 

L’atto finale di questo Europeo U19 sarà uno spettacolo per gli occhi e c’è da essere certi che il pubblico si divertirà. Spagna e Portogallo lavorano costantemente con le nuove leve e i risultati continuano a vedersi.

Impostazioni privacy