Gonzalo Bergessio torna protagonista

Gonzalo Bergessio a 31 anni ha ancora le sue cartucce da sparare e la sua prima esperienza messicana sta andando alla grande.

Il Messico apre la nuova stagione latinoamericana di calcio e il campionato locale, attesissimo per le tante star arrivate e tornate in patria, quest’anno ha un forte fascino. Ha un forte fascino anche l’Atlas, squadra che ha investito tanto sul mercato riportando a casa fila l’indiscusso idolo locale e nazionale, Rafa Marquez.

Titolare e applauditissimo il gran capitano della nazionale: accanto all’ex centrale del San Lorenzo, l’argentino Kanneman, potrà formare una solida coppia difensiva per portare el Zorro a giocarsi qualcosa di importante.

La scena della partita d’esordio in casa del Queretaro, ex club di Ronaldinho, ha però messo in luce l’altro giocatore con importante passato italiano, Gonzalo Bergessio. L’ex bomber del Catania dopo tante voci di mercato che lo volevano nuovamente in Argentina è approdato a Guadalajara nel giugno scorso rimediando solamente qualche sporadica presenza.

In questo campionato Bergessio vuole fare le cose seriamente e il primo impatto è stato devastante. Sembra tornato il giocatore che aveva fatto le fortune del Catania di Simeone, Montella e del primo Maran: attacco alla profondità, tecnica ma soprattutto il coraggio di andare su ogni pallone e vedere la porta.

Il primo gol di testa in tuffo è l’emblema del suo carattere grintoso, l’atteggiamento di chi ci crede sempre; il raddoppio invece è la fotografia delle sue caratteristiche tecniche, quella capacità di far scorrere il pallone e calciarlo in porta in qualsiasi condizione di equilibrio.

Se le premesse sono queste il cordobese di scuola Instituto può vivere nuovamente una stagione da protagonista in un campionato in forte crescita che sa lanciare giovani e riciclare giocatori che hanno ancora qualcosa da dire. Intanto l’Atlas parte col piede giusto e Bergessio ha sempre più fame di gol.

Questi i gol della partita tra Queretaro e Atlas di ieri sera con la doppietta di Gonzalo Bergessio.

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