I 7 contropiedi più famosi della storia dei Mondiali

Qualche giorno fa abbiamo assistito ad un gol tanto bello quanto importante per il Belgio, i diavoli rossi hanno battuto 3-2 in rimonta il Giappone strappando il pass per i quarti di finale del Mondiale di Russia grazie ad un contropiede perfettamente orchestrato. Grazie soprattutto all’accelerazione di De Bruyne si è passati da un’area di rigore all’altra in pochi secondi con Chadli che ha segnato il gol vittoria su assist di Meunier. Ci sono svariate azioni di contropiede che sono entrate di diritto nella storia della Coppa del Mondo, oggi ve ne voglio proporre sette, non a caso il numero di maglia con cui Alessandro Del Piero segnò il gol del 2-0 contro la Germania nella semifinale del 2006, esattamente 12 anni fa, dopo un contropiede che noi italiani non dimenticheremo mai.

Partiamo dal 30 giugno del 1998, nel Mondiale di Francia si gioca il quarto di finale tra Inghilterra e Argentina, negli inglesi si prende la scena un certo Michael Owen. All’età di 18 anni Owen segnò un gol da antologia partendo da metà campo e superando due difensori avversari prima di battere Carlos Roa, lo stesso attaccante inglese dichiarò che fu il gol che lo presentò al mondo, una biglietto da visita coi fiocchi a cui Michael è riuscito a dare continuità con una carriera di altissimo livello.

Jairzinho è il protagonista assoluto sia del Mondiale del 1970 che del nostro secondo contropiede in lista. L’attaccante brasiliano è l’unico giocatore ad aver segnato in tutte le partite di un Mondiale e il gol segnato all’Uruguay entrò nella storia perchè fu un contropiede letale. A centrocampo i giocatori brasiliani elusero la pressione della celeste giocando a massimo due tocchi prima di imbeccare Jairzinho che dopo una lunga sgroppata segnò con un destro in diagonale.

Ora sicuramente ai lettori italiani verranno i brividi, siamo in Germania, è il 4 luglio del 2006, semifinale di Coppa del Mondo tra i padroni di casa e l’Italia. A due minuti dalla fine del secondo tempo supplementare Fabio Grosso segna un gol meraviglioso che manda in delirio l’intero popolo italiano, 1-0. Ultima azione della partita con la Germania che butta un pallone verso l’area italiana, Fabio Cannavaro respinge due volte i tentativi tedeschi con estrema grinta e precisione prima di lasciare il pallone a Totti che serve in profondità Gilardino che a sua volta corre verso l’area di rigore avversaria. Giunto all’altezza del limite dell’area sterza verso l’interno per poi servire alle sue spalle l’accorrente Del Piero che con un chirurgico destro a giro mette la parola fine ad una delle semifinali più emozionanti di sempre.

Il “Maradona dei Carpazi”, così era soprannominato uno dei calciatori rumeni più forti di sempre, Gheorghe Hagi. Nel Mondiale del 1994 si gioca l’ottavo di finale tra la Romania e l’Argentina, sul punteggio di 2-1 per i rumeni parte un contropiede che Hagi supporta fin dalla propria area di rigore. Il suo compagno di squadra dopo aver corso per almeno 50 metri serve proprio Hagi che con un destro fulmineo regala il doppio vantaggio alla Romania che poi vincerà con il risultato di 3-2 eliminando l’albiceleste.

Il 12 luglio del 1998 è una data che i francesi non dimenticheranno probabilmente mai. Quel giorno la Francia conquistò il titolo Mondiale a casa sua battendo con un netto 3-0 il Brasile in finale. Protagonista di quella partita fu Emmanuel Petit che chiuse i conti al 92esimo minuto finalizzando al meglio un contropiede perfetto. Il tocco liftato di sinistro mandò definitivamente in delirio il popolo francese, quella fu la prima, e finora unica, Coppa del Mondo conquistata.

Un siluro, un autentico capolavoro di potenza e precisione, questo fu il gol segnato da Stoichkov nel Mondiale del 1994, giocati negli Stati Uniti d’America. La partita vede di fronte la Bulgaria e il Messico, al sesto minuto i bulgari recuperano palla nella propria metà campo, viene lanciato in profondità Stoichkov che si porta avanti il pallone di qualche metro prima di lasciar partire un sinistro terrificante, il portiere può solo guardare la palla che passa pochi centimetri sotto la traversa prima di finire in rete.

Oggi non è solo l’anniversario del gol di Del Piero contro la Germania ma anche di quello, meraviglioso, segnato da Bergkamp contro l’Argentina. Quel gol non fu frutto di un vero e proprio contropiede ma la precisione del lancio di di Frank de Boer e la velocità di esecuzione dell’attaccante classe 1969 racchiudono al meglio alcuni dei fattori che rendono letale un contropiede. Quel gol, tra l’altro, fu di una bellezza unica, lo stop ad accarezzare il pallone, la sterzata repentina per evitare Ayala e poi un esterno destro perfetto che si infila all’incrocio dei pali opposto, magia. Da segnalare che fu anche un gol importantissimo, l’Olanda strappò il pass per la semifinale grazie a quella perla di Dennis Bergkamp realizzata al 90esimo minuto con il risultato fermo sull’1-1.

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