Il nuovo Arsenal di Vardy

Un terremoto ha scosso la città di Leicester, l’incubo dei tifosi è diventato realtà: dopo lo storico successo, Jamie Vardy è già pronto per una nuova avventura. Le sirene dell’Arsenal erano troppo forti per un giocatore che assapora la gloria per la prima volta e che, a 29 anni, vuole provare a vincere ancora. I Gunners hanno versato nelle casse delle Foxes 26 milioni di euro, l’intera clausola rescissoria che legava Vardy al suo (ormai) ex club.

Le opinioni su questo clamoroso trasferimento sono davvero varie e discordanti: c’è chi lo ritiene un tradimento nei confronti del Leicester, altri si domandano se un ragazzo di ormai 29 anni e con alle spalle una sola stagione da protagonista possa davvero sollevare una squadra come l’Arsenal che ha bisogno di un trascinatore esperto per tornare a vincere. Lasciando da parte tutti i dubbi e le ipotesi dei tifosi, andiamo a vedere come cambierà il volto dei Gunners nella prossima stagione con l’inserimento di Jamie Vardy.

Prima punta letale

Il posto che più esalta le sue qualità è senza dubbio quello di centravanti in un 4-2-3-1, al posto di un fiacco Giroud che quest’anno non è riuscito a brillare. Il francese infatti, pur adattandosi alla perfezione con il gioco dell’Arsenal, non è mai riuscito a compiere l’ultimo passo per diventare finalmente il trascinatore della squadra, ruolo che potrebbe calzare alla perfezione ad uno come Vardy.

Giroud-Vardy, la coppia d’oro

L’arrivo di Vardy però non chiude del tutto le porte a Giroud: il bomber inglese infatti ha messo a segno ben 24 gol giocando per tutta la stagione accanto ad Okazaki in un attacco a due. Anche all’Arsenal potrebbe riproporsi il 4-4-2 tanto caro a Vardy, affiancato questa volta dall’attaccante francese. Questo modulo però darebbe grossi grattacapi a Wenger, soprattutto sul ruolo di Ozil, costretto a giocare come esterno di centrocampo per raccogliere palloni e servire assist preziosi alla nuova coppia d’oro.

La pedina fondamentale dell’attacco a tre

Un’altra ipotesi per Vardy, soprattutto in chiave Europa, potrebbe essere rappresentata dal 4-3-3, con l’attaccante come punta centrale. Questo modulo, molto più equilibrato rispetto agli altri, potrebbe offrire all’Arsenal la possibilità di dire la sua anche in Champions League, competizioni in cui gli inglesi non hanno ancora particolarmente brillato, grazie ad un centrocampo stabile e ripartenze veloci potrebbero essere la chiave giusta. A supportare Vardy potrebbe esserci ancora una volta Ozil, schierato come esterno d’attacco, e Sanchez, sue giocatori veloci e grandi assist-man.

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