Jupiler League: la Top 11 della regular season

La regular season che si è appena chiusa della Jupiler League, è stata una delle più interessanti degli ultimi 10 anni, sopratutto per la quantità di talenti che si sono espressi sui migliori campi belga. Adesso compileremo ruolo per ruolo, quello che potrebbe essere un All Star Team della Jupiler League:

Partendo dall’allenatore, non possiamo che porre sulla panchina uno degli allenatori prodigio del campionato: il 46enne Yves Vanderhaeghe è riuscito a compiere un miracolo con il KV Oostende, ottenendo da una squadra neopromossa l’anno scorso, un’incredibile quarto posto. E’ riuscito a collezionare 14 vittorie-7 pareggi-9 sconfitte schierando il suo proverbiale 4-2-3-1, risultando capolista per 7 giornate consecutive, ovvero dall’ottava  alla quindicesima di andata.

Matz Sels del Gent si guadagna il premio di miglior portiere dell’anno, avendo subito solo 29 gol in 30 partite e avendo mantenuta la porta inviolata per 11 match. Sels si è guadagnato anche un ruolo da comprimario in nazionale dietro il mostro Courtois, ed è nel mirino di molti club europei poiché la sua carta di identità recita come data di nascita: 26/02/1992.

I due difensori centrali sono: Cristian Kabasele del Genk classe 91, stagione fantastica con 2700 minuti giocati tra cui 3 match da capitano, a considerare il ruolo da leader dello zairiano all’interno del team e al centro della sua difesa; il secondo non poteva che essere il 28enne difensore del Gent Sven Kums, ormai maturo per un esperienza europea, magari in Premier League dove l’Arsenal è alla ricerca di qualcuno che possa sostituire Mertesacker.

Il ruolo da terzino destro viene richiesto esplicitamente da Thomas Meunier, la freccia belga è stato uno dei fautori della vittoria della regular season da parte del Club Brugge, con i suoi 5 assist e 4 gol in 30 partite; al lato opposto della fascia, con una morbida sciabolata, passiamo al fratello d’arte per eccellenza della Jupiler League (fratello di Romelu) , Jordan Lukaku, che nella sua avventura ad Oostende si è guadagnato un ruolo in nazionale, grazie ai 2 goal e 7 assist in 26 partite.

Nei due mediani a centrocampo non ci sono sorprese: Youri Tielemans è ormai uno dei centrocampisti più seguiti a livello internazionale, soprattutto grazie alle sue abilità innate di regista e mediano di rottura e alla sua patente che recita 19 anni il 7 maggio. Ad aiutarlo in cabina di regia si ritrova anche in questo team, il suo vicino, il Most Improved Player of the year ovvero il mediano 20enne Leander Dendoncker, riuscito insieme a Tielemans a prendersi le chiavi del centrocampo dell’Anderlecht.

I tre trequartisti sono rispettivamente: Onur Kaya del Zulte Waregen che con 12 assist in 28 partite è il miglior assist man della stagione, Dennis Praet dell’Anderlecht ovvero uno dei migliori prospetti under 21 europei con 4 gol e 7 assist in 28 partite ed infine il capocannoniere del campionato Sofiane Hanni, trequartista del Mechelen che ha collezionato 14 gol e 8 assist in 29 partite, esibendo numeri di alta scuola che permetteranno all’algerino di trasferirsi in un club con ambizioni più alte l’anno prossimo.

Come punta centrale c’è un derby del cuore che proprio non sono riuscito a risolvere: da una parte Jerèmy Perbet dello Charleroi, giramondo in cerca di fortuna che a 31 anni è riuscito a segnare 13 gol in 23 partite, risultando uno dei giocatori più decisivi del campionato: dall’altra uno dei miei giocatori preferiti, Stefano Okaka Chuka da Castiglione del Lago, che ha siglato 13 gol in 27 partite, affermando le sue qualità anche in un campionato cosi diverso da quelli passati (Serie A e Premier League).

Lascio a voi la scelta, ricordandovi che tra poco inizieranno le partite che contano davvero, ovvero i playoff.

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