Malaga: dalla Champions alla retrocessione

Il gol segnato da Emmanuel Boateng nella sfida di giovedì scorso ha permesso al Levante di battere il Malaga all’ultimo minuto, una vera e propria sentenza per i Boquerones che hanno avuto la certezza matematica della retrocessione. Gli ultimi 8 anni del Malaga sono passati tra grandi soddisfazioni e questa atroce delusione, 8 anni fa, infatti, rivelava la squadra per 36 milioni di euro un uomo che sarà il protagonista principale di questo nostro racconto, Abdullah Al-Thani.

L’11 giugno del 2010 Abdullah Al-Thani, parente dell’Al-Thani che ha acquistato il PSG, rileva il Malaga da Fernando Sanz, vecchia bandiera della squadra e presidente dal 2006 al 2010. L’arrivo di questo sceicco, è inutile quasi dirlo, ha caricato tantissimo tutto l’ambiente malagueño, i tifosi non vedevano l’ora di scoprire cosa avrebbe combinato il loro nuovo presidente, soprattutto per quanto riguarda il calciomercato.

Nella prima sessione di mercato, siamo all’inizio della stagione 2010/2011, arrivano giocatori in cerca di riscatto come Maresca, Julio Baptista, Demichelis e Caballero, come allenatore viene scelto Manuel Pellegrini. Nonostante una bagarre serratissima, il Malaga riesce a salvarsi piazzandosi all’undicesimo posto mettendo una base per quella che sarebbe stata la stagione più importante della propria storia. Nel calciomercato estivo di preparazione alla stagione 2011/2012, lo sceicco azzecca praticamente tutti i colpi portando alla corte di Pellegrini giocatori come van Nistelrooy, Isco, Mathijsen, Toulalan, Santi Cazorla, Joaquin e Buonanotte. La squadra formata da Abdullah Al-Thani si rivela subito molto competitiva e alla fine della stagione si piazza in quarta posizione strappando il pass per la prima partecipazione della propria storia alla Champions League.

Nella stagione successiva, il Malaga si trova dunque a giocare per la prima volta la massima competizione per club europea. Pellegrini guida la squadra al meglio, il gioco espresso è di ottimo livello e arriva subito la vittoria del preliminare contro il Panathinaikos, la qualificazione alla fase a gironi è servita. Il raggruppamento del Malaga vede le seguenti squadre: Milan, Zenit e Anderlecht. Contro ogni aspettativa i Boquerones riescono a vincere il girone conquistando 12 dei 18 punti in palio, rimanendo anche imbattuti. Negli ottavi di finale il Malaga si trova davanti il Porto, all’andata si impongono i portoghesi tra le mura amiche con il risultato di 1-0, il match di ritorno vede invece trionfare i bianco azzurri che vincono per due reti a zero qualificandosi per i quarti di finale. La sfida che attende il Malaga ai quarti è complicatissima, viene sorteggiato il Borussia Dortmund guidato da Jurgen Klopp e con giocatori del calibro di Reus, Lewandowski e Gotze. Il match di andata, giocato alla Rosaleda, si conclude sullo 0-0, si deciderà tutto in Germania.

Il ritorno rappresenta tutt’ora una delle partite più pazze della storia della Champions League, il Malaga passa addirittura in vantaggio con Joaquin, risponde Lewandowski per i giallo neri ma i Boquerones ritrovano la forza di ripassare in vantaggio grazie al centro di Eliseu. Quando ormai sembra fatto per la qualificazione alla semifinale succede l’impossibile, Reus al 90esimo minuto pareggia i conti e solo un minuto dopo arriva il 3-2 di Santana. Una serata che poteva diventare storica diventa, calcisticamente parlando, drammatica. In Liga il Malaga arriva in sesta posizione e si qualifica dunque all’Europa League della stagione successiva.

E qui inizia il dramma, Abdullah Al-Thani, che aveva l’obiettivo di mettere le mani sul porto, costruire uno stadio di proprietà e un centro commerciale a Marbella, viene estromesso dal club a causa di gravissimi problemi economici. La decisione però, come probabilmente saprete, non è stata definitiva visto che lo sceicco è tutt’ora il presidente del club spagnolo anche se le disponibilità finanziarie sono crollate in modo netto, il Malaga dopo quella splendida stagione comincia il suo declino. Nella scorsa stagione i Boquerones erano riusciti a raggiungere la salvezza grazie ad un grande girone di ritorno ma nel mercato che ha anticipato il campionato in corso sono stati ceduti giocatori di ottimo livello come Fornals, Sandro Ramírez, Camacho, Kameni e Charles. Ed ecco che, arrivando ai giorni nostri, il Malaga è matematicamente retrocesso addirittura a 5 giornate dal termine, un fracasso totale, una caduta vertiginosa di una squadra che solamente qualche anno fa ammaliava l’Europa con le sue splendide imprese. Ora è tempo di ricostruire, magari puntando sui giovani, la programmazione sarà fondamentale per poter puntare ad un pronto ritorno nella Liga.

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