Mkhitaryan stende il Tottenham e fa sorridere Mourinho

Dal gol che regala la vittoria al Manchester United alla preoccupante uscita in barella fra gli applausi del suo pubblico: sarebbe crudele se il destino giocasse un brutto scherzo a Henrikh Mkhitaryan, giocatore che proprio in questi giorni stava cominciando a prendere confidenza con la sua nuova maglia. Tre giorni dopo aver segnato il suo primo gol con i Red Devils in Champions League il giocatore armeno ha regalato un’altra prodezza ai suoi nuovi tifosi siglando alla mezz’ora la rete del definitivo 1-0 contro il Tottenham.

Dalla prima disastrosa partita contro il Manchester City, dove era stato sostituito prima ancora dell’intervallo,  Mkhitaryan è cresciuto tantissimo, ripagando al meglio la fiducia di Mourinho che ancora una volta ha deciso di schierarlo come titolare in una partita delicata come quella contro gli Spurs, definita dal tecnico lusitano come “la miglior squadra della Premier League”. A causa della brutta botta alla caviglia l’ex Borussia Dortmund non ha potuto godere appieno dei festeggiamenti dopo il triplice fischio ma, infortunio permettendo, potrà sicuramente avere tantissime altre occasioni per segnare e saltare assieme a tutto l’Old Trafford.

Ma, se Mkhitaryan può essere eletto a tutti gli effetti come man of the match, segnali incoraggianti provengono da tutta la squadra, in primis dal reparto arretrato: il fornitissimo attacco del Tottneham non è riuscito a distruggere la diga formata dai giocatori in maglia rossa che tornano a festeggiare una vittoria senza subire gol dopo il 2-0 di inizio campionato contro il Southampton.

Una vittoria importante non solo dal punto di vista del morale per aver battuto una delle squadra più in forma di tutta la Premier, che aveva già fatto piangere la metà blu di Manchester: i 3 punti servono soprattutto alla squadra di Moutinho per colmare in parte il gap con le altre big del campionato e provare a dar vita giornata dopo giornata ad un sorpasso per riportare i Red Devils in Champions League ed evitare di concludere un’altra stagione con l’amaro in bocca per le occasioni perse.

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