Perché il PSG ha scelto Gueye?

Continua il mercato meticoloso del Paris Saint-Germain: sbarca nella capitale francese il mediano dell’Everton Idrissa Gueye per una cifra vicina ai 30 milioni di euro. Il PSG, dunque, punta a rifarsi il look a centrocampo: dopo il duo tutto spagnolo composto da Pablo Sarabia ed Ander Herrera ecco il terzo acquisto che andrà a rinforzare uno dei reparti dove era più carente l’undici allenato da Tuchel. Questa nuova guida parigina sembra essere finalmente improntata sull’acquisto di calciatori mirati e funzionali agli schemi del tecnico anziché andare a puntare nuovamente al nome altisonante non in grado di incidere come vorrebbero i tifosi transalpini. In attesa di scoprire quale sarà il destino di Neymar, il nuovo PSG si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione con una rosa decisamente più coperta.

Cosa può dare Idrissa Gueye

Sicuramente l’arrivo del senegalese in quel di Parigi era uno di quegli acquisti non preventivabili ma può essere l’uomo giusto al posto giusto. Mediano atipico in quanto non fa della forza fisica il suo spiccato punto di forza, Gueye è un calciatore molto abile a leggere le trame di gioco avversarie ed intercettare un numero decisamente alto di palloni per far ripartire l’azione. E sostanzialmente è questo ciò che dovrà fare al PSG: dare solidità ad un reparto che troppo spesso ha vissuto solo di tecnica e che ha pagato dazio in particolar modo in Champions League. Dirigerà il traffico davanti l’area di rigore ed ha dimostrato sia in Premier League che in Nazionale di saperlo fare.

Il nuovo corso parigino

Nel momento in cui la dirigenza ha scelto di dare pieni poteri al proprio allenatore ed al nuovo direttore sportivo, Leonardo, è iniziato in quel di Parigi un nuovo corso che per ora sta segnando un solco profondo rispetto al recente passato: sei acquisti per un totale di neanche 80 milioni di euro, tre dei quali a parametro zero (due dei quali andranno probabilmente in prestito) al fronte di cinque cessioni (che hanno portato oltre 70 milioni nelle casse della società) e tre giocatori che hanno abbandonato il club per motivi differenti tra loro (Buffon, Rabiot e Dani Alves). Meno prime donne, più rigidità: questa sembra la linea sposata fin qui da Tuchel e che potrebbe essere ulteriormente confermata dalla partenza di Neymar per il quale le sirene spagnole non smettono di suonare. Che a Parigi sia la volta buona per creare qualcosa che possa restare veramente nella storia di questo sport?

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