Philippe Senderos, un esordio all’Old Firm

Philippe Senderos scalpita e il suo nuovo mister Mark Warburton è pronto ha farlo esordire con la storica maglia dei Rangers nel più leggendario dei derby, l‘Old Firm. L’ex difensore dell’Arsenal la scorsa settimana, ha firmato un contratto di un anno con la squadra dei fedeli di religione protestante di Glasgow, e sicuramente non si farà intimorire dagli oltre sessantamila che sabato, alle 13.00 ora italiana, affolleranno il Celtic Park per una sfida che in Scottish Premiership manca dal 2012, anno del fallimento e della conseguente retrocessione in Scottish League Two dei Gers. 

Una delle rivalità più sentite, se non la più sentita del Vecchio Continente, ingigantita ancor di più da questa attesa, per reggere la pressione servono spalle larghe proprio come quelle di Senderos e degli altri nuovi acquisti dei Rangers in questa sessione di mercato, importanti nomi come quelli di Joey BartonNiko Kranjčar. Giocatori di grande esperienza, anche internazionale, arrivati alla corte di Mark Warburton per garantire un immediato salto di qualità e consentire alla squadra neopromossa di poter competere sin da subito ad alto livello, se non per contendersi il titolo con gli eterni rivali del Celtic, almeno per garantirsi un piazzamento per le coppe europee.

Senderos non ha bisogno di presentazioni, la sua carriera parla per lui, ha vestito, oltre a quella dell’Arsenal, le maglie di Milan, Fulham, Aston Villa e Valencia, difensore centrale molto forte fisicamente e nel gioco aereo, anche in situazione d’attacco sui calci piazzati. Spesso, tuttavia, è stato vittima di infortuni che in carriera lo hanno costretto a stare per parecchio tempo lontano dai campi di gioco. Da inizio 2016, con il ritorno nella sua terra natia tra le fila del Grasshopper, ha dimostrato di essere tornato in forma giocando con buona continuità, e a 31 anni, se perfettamente integro, Senderos può dimostrarsi un valore aggiunto per i Gers, oltre che un’ottima chioccia per i giovani.

Lo attende ora un esordi da film, il rischio di sbagliare è alto, ma c’è anche la possibilità di vivere un sogno e di diventare un idolo dei nuovi tifosi sin dalla prima partita.

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