PSG dominatore, dove possono arrivare i parigini?

Sono servite due autoreti per avere la meglio sull’Olympique Lione ma il PSG è riuscito anceh a superare gli ostici rivali e centrare la sesta vittoria in altrettante sfide stabilendo nuovamente la distanza dal Monaco (3 punti). Al Parco dei Principi il Paris Saint-Germain ha recitato nuovamente la parte del protagonista e da quando ha preso questo ruolo in solitaria sembra non essere intenzionato a lasciare spiragli di sole ai suoi rivali. Il tridente d’attacco (assieme al quale è stato schierato anche Draxler) non ha brillato come suo solito per usare un eufemismo, la gara infrasettimanale ha pesato molto sulla forma fisica non ancora eccelsa dei capitolini, e Cavani ha anche fallito un calcio di rigore. Neymar e Mbappé hanno offerto sprazi di talento qua e là durante i novanta minuti senza mai incidere quanto ci si aspetta da due talenti di quel calibro. La fortuna non si è seduta al fianco del Lione ma bisogna anche dire che la squadra olimpionica è stata tutto fuorché audace non meritandosi i servizi della dea bendata: questa è comunque una sconfitta che non intacca il buon avvio di stagione dei Gones ma può suonare come campanello d’allarme dopo il pareggio europeo contro il Limassol.

Le ambizioni del PSG – Al-Khelaifi è, a suo modo, un idealista e il sogno che porta avanti da più di un lustro è quello di portare il club della capitale francese in cima alle squadre europee. Potrebbe avverarsi già questa stagione? Probabilmente no, il PSG si è rinforzato tantissimo ma ancora non sembra essere pronto ad alzare la Champions League. Le ragioni principali dietro il mio veto alla candidatura parigina arriva a causa di un reparto arretrato inferiore a quello delle migliori formazioni europee e, soprattutto, povero di alternative tali da poter far dormire sonni tranquilli ad Unai Emery con Kimpembe come unico sostituto della coppia Silva-Marquinhos. Sfumato l’obiettivo Fabinho i framcesi non sono andati a caccia di un altro centrocampista e dopo aver ceduto Matuidi si trovano con i soli Verratt, Rabiot e Thiago Motta per due posti (Pastore non viene quasi mai adoperato in mediana). Queste lacune della rosa alla lunga possono pesare eccessivamente e potrebbero costare la Champions League al PSG.

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