Quando il Liverpool salvò lo United

La rivalità più calda del nord dell’Inghilterra è pronta ad accendersi ancora. Liverpool e Manchester United, di nuovo faccia a faccia nella stagione che potrebbe segnare una grande svolta per entrambe le squadre. Il North-West Derby non è mai banale: dai tanti personaggi che ne hanno fatto la storia a quelli che hanno vestito entrambe le maglie, quella tra Reds e Red Devils non è semplicemente la partita tra due colossi del calcio inglese.

Già, perché tutto ha inizio fuori dal campo quando, in seguito alla seconda rivoluzione industriale, la città di Manchester decise di costruire un canale per le navi per evitare i dazi imposti dalla vicina Liverpool. Da allora l’astio prosegue sul campo da gioco, ma in pochi sanno che le due squadre hanno vissuto anche momenti di grande complicità.

La storia più particolare risale agli inizi della Prima Guerra Mondiale. Nonostante tutti gli occhi fossero puntati inevitabilmente sul conflitto, in Inghilterra non si smise mai di giocare e proprio nella stagione 1914/15 Liverpool e United diventarono grandi alleati per un giorno. All’epoca la situazione dei Red Devils non era serena: la squadra rossa di Manchester era a un solo passo dalla retrocessione e doveva giocarsi la permanenza in League Division One contro Tottenham e Chelsea. Soltanto una vittoria nella partita contro il Liverpool avrebbe reso più facile il cammino dello United, permettendogli di vivere le ultime cinque partite della stagione con la tranquillità giusta per evitare una dolorosa caduta.

Ecco perché, pochi giorni prima del grande incontro, i Reds incontrarono gli acerrimi nemici in un pub di Manchester, discutendo di quello che sarebbe potuto succedere in campo. Alla fine il Liverpool acconsentì per un 2-0, suggellato poi dalla doppietta di George Anderson, che permise allo United di restare nella massima serie.

L’accordo però non passò inosservato. La Football Association riuscì a smascherare il caso e disabilitò permanentemente tre giocatori del Manchester United (Enoch West, Sandy Turnbull e Arthur Whalley) e quattro del Liverpool (Tom Fairfoul , Tom Miller , Bob Purcell e Jackie Sheldon). La fine della guerra e il servizio reso dagli stessi giocatori al proprio paese riuscì a sotterrare la difesa. Tutti i protagonisti coinvolti vennero assolti dalla punizione inflitta dalla FA, tranne Turnbull che perse la vita in battaglia ed Enoch West, costretto a scontare una pena di 30 anni.

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