Il Santa Claus FC, una storiella natalizia

«Benvenuti nel negozio online della squadra di calcio di Babbo Natale. Essendo un grande appassionato di calcio, Babbo ha fondato il suo club, l’FC Santa Claus. Dunque, Babbo Natale e i suoi aiutanti possono portare lo spirito dello sport e del fair play in ogni casa del mondo. Attualmente i nostri prodotti sono la maglia ufficiale FC Santa Claus e il cappello da Babbo Natale. Anche la maglia vera è disponibile su richiesta». Dietro a questa curiosa strategia di marketing, esiste veramente una squadra di calcio dedicata a Babbo Natale 365 giorni l’anno. Si chiama Santa Claus FC e nel suo logo è immediatamente riconoscibile l’inconfondibile sagoma dell’anziano baffuto intento a scrivere – con piuma d’oca e calamaio – su un foglio di carta. Così, sebbene il folklore ritenga Babbo Natale originario di Korvatunturi, a circa 150 miglia nord-est da Rovaniemi, la città del Santa Claus FC, la passione natalizia è concentrata proprio su Rovaniemi – o Roavvenjárga, in dialetto del nord – che è capitale della Lapponia nonché seconda città nord-finlandese per popolazione con 60mila abitanti. Qui nel 1985 fu aperta al pubblico la residenza ufficiale di Babbo Natale, a pochi passi dal circolo polare artico, visitata da oltre 500mila visitatori annui che, tra gite con gli husky, allevamenti di renne, sistemazioni in hotel-igloo ed escursioni in motoslitta, affollano la zona.

La squadra di calcio che dà lustro a Rovaniemi è il RoPS, acronimo di Rovaniemen Palloseura, fondato il 12 febbraio 1950 grazie a un articolo pubblicato dal quotidiano Lapin Kansa e classificatosi secondo nell’ultima Veikkausliiga dietro solo all’HJK Helsinki. Inutile soffermarsi però sul fatto che a catturar l’attenzione nella sua eccentricità sia proprio il Santa Claus Football Club, che bazzica stabilmente tra terza e quarta divisione e per questo motivo è preso di mira: «ma quindi giocate anche a calcio?» rimproverano su Facebook, mentre il social media manager risponde con la tipica pacatezza natalizia: «spero che ogni cosa vada bene a te e alla tua famiglia, non smetter mai di sognare e buon Natale!». Il crollo calcistico è cominciato nel 2000, quando i rossi sono retrocessi dalla Kakkonen alla Kolmonen, ovvero dal terzo al quarto livello finlandese. Di lì in poi non sarebbero bastati playoff mancati e una serie di andirivieni a ristabilire le sorti di un club indissolubilmente legato alla figura di Babbo Natale tanto da attutire ogni giudizio severo su prestazioni non eccelse: promozione nel 2008, retrocessione nel 2012, ulteriore promozione nel 2014 e ulteriore retrocessione nel 2016. Per il club, che nell’ultimo campionato regionale lappone s’è classificato undicesimo, l’unico modo per restare impressi è la curiosità generata nell’audience. Così, con oltre 5300 likes su Facebook e una semiseria affermazione di professionismo, l’FC Santa Claus ha iniziato a vendersi come la squadra ufficiale di Babbo Natale.

Il club ha ufficialmente aperto i battenti nel 1992, dall’unione delle due società cittadine Rovaniemi Reipas e Rovaniemi Lappi. Come detto, non ha mai vissuto momenti memorabili, eccezion fatta per un trofeo: nel 1994 vinse infatti la Midnattsolscupen (“Coppa del sole di mezzanotte“), torneo giocato in Svezia con partite da giocarsi esclusivamente di sera, risultando la prima e unica squadra finlandese a poter vantarlo nel palmarès. Peccato che nel settembre 2012 la Ilmarinen, azienda operante nel settore pensionistico e proprietaria del club, avesse lasciato il club in bancarotta per debiti di circa 20mila euro non sanati dalla sezione di bingo del club. Addirittura la Federcalcio finlandese rifiutò la collocazione del club nella lega lappone, costringendo il Santa Claus FC a giocare in un torneo pan-finlandese e dunque a grosse trasferte. «Percorriamo oltre 10mila km all’anno, è dura per il sedere stare seduti così a lungo. Ma siamo tutti amici in questo club, anche se quando ho detto alla mia ragazza che giocavo per il Santa Claus FC lei si mise a ridere». Tra miti e leggende, pare peraltro che la denominazione sociale fosse FC Santa Claus AC, in onore del Milan. Loro però non ci pensano e minimizzano: «Senti degli scherzi davvero brutti da parte dei nostri avversari su Babbo Natale, gli elfi e le renne. Forse alcune squadre si impegnano maggiormente contro di noi. Probabilmente pensano che sia imbarazzante perdere contro di noi…». E allora, buon Natale!

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