Il sogno spagnolo a due passi dalla realtà

Le finaliste europee tutte della stessa nazione. Un sogno? Forse, ma in Spagna è molto vicino alla realtà. Nella due giorni di Champions League si è elevato a padrone d’Europa il nome della città di Madrid che vedrà le sue principali squadre affrontarsi nella finale per club più ambita per la seconda volta in tre anni.

Oggi però il sogno spagnolo può completarsi, il cerchio è lì per chiudersi. Servono altre due squadre per colorare di rojo tutta Europa e mettere un serio punto esclamativo su chi realmente è il padrone del calcio mondiale. Il Siviglia un piede in finale già ce l’ha ma dovrà fare attenzione a non sottovalutare l’impegno casalingo contro uno Shakhtar predisposto alle grandi partite: Emery sa preparare come pochi gare così delicate e oggi gli si chiede l’ennesimo miracolo in questa Europa League di cui ormai è veterano.

Più difficile l’impegno per il Villarreal che andrà a far visita al Liverpool ad Anfield, già teatro di una clamorosa rimonta nel turno passato. Il submarino con un solo gol di vantaggio è chiamato all’impresa eroica vista la natura offensiva della squadra sviluppata quest’anno.

Due gare molto importanti che potrebbero sancire un evento storico e la grande consacrazione del sogno spagnolo. Un calcio che si è evoluto in più forme con tante filosofie diverse che hanno permesso al movimento di crescere in maniera completa e già predisposta alle sfide internazionali: in fondo ai tornei alla fine ci arrivano sempre loro e dopo anni di costante e spaventosa crescita è il momento per tentare il colpaccio.

Simeone il pragmatico, Zidane l’artista, Emery lo stratega e Marcelino l’innovatore: quattro modi differenti di interpretare il fútbol, sempre sfruttando al massimo i mezzi a disposizione, è questa la grande forza e completezza del calcio spagnolo.

Una coppa sarà sicuramente alzata a Milano da una squadra spagnola, per Basilea l’obiettivo chiaro è quello di arrivare con la stessa certezza.

 

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