Souleymane Coulibaly, il Drogba di Kilmarnock

Souleymane Coulibaly, soprannominato “il nuovo Didier Drogba” dagli esperti di calcio africano,  è stato da poco tesserato dal Kilmarnock, dove cercherà di mettersi in mostra a suon di goal per farsi convocare dalla nazionale maggiore della Costa d’Avorio o addirittura dall’Italia. Il classe 1994 dispone infatti della doppia nazionalità, ottenuta per merito del padre che dopo essersi trasferito nel Bel Paese ha sposato un’italiana.

Coulibaly, arrivato a tredici anni in Italia, comincia la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Siena, facendosi subito notare per le sue grandi doti di finalizzatore, tanto da meritarsi la convocazione con la maglia della Costa d’Avorio per i Mondiali Under 17 in Messico nel 2011. In quell’edizione del torneo vive un vero e proprio momento magico, segna infatti nove reti in quattro partite, un gol contro l’Australia, un poker contro la Danimarca,  una tripletta contro il Brasile, e un goal nell’ottavo di finale perso contro la Francia. Dopo tale exploit, che lo consacra al mondo come nuovo Didier Drogba, viene acquistato dal Tottenham Hotspur. Ma a Londra Coulibaly non riesce a imporsi e così comincia un lungo girovagare in prestito anche in Italia, dove veste le maglie di Grosseto, Bari, dove però non vede mai il campo, e Pistoiese.

Dopo alcune stagioni non proprio esaltanti nelle serie minori inglesi, Coulibaly ha ora l’occasione di dimostrare tutto il suo valore, ricominciando da capo e con umiltà nel massimo campionato scozzese agli ordini di un Lee Clark che lo ha fortemente voluto al Rugby Park.

 

Coulibaly tornerà sicuramente utile alla causa del Kilmarnock, grazie alle sue poliedriche doti che gli permettono di spaziare su tutto il fronte d’attacco e di far bene sia da centravanti che da attaccante esterno. Non è altissimo, 172 cm, ma è dotato di grande forza e sopratutto velocità, si è sempre dimostrato predisposto al sacrificio nei ripieghi difensivi e a giocare per la squadra, tutte caratteristiche ottime per fare bene in un campionato fisico come quello scozzese.

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