Steed Malbranque: una carriera separata dalla Manica

Steed Malbranque bazzica per i campi da calcio fin dal 1998, anno in cui iniziò la sua carriera da professionista essendo ingaggiato dall’Olympique Lione, dove, durante la sua prima esperienza, totalizzerà ben 110 presenze, segnando 10 reti e deliziando gli occhi dei tifosi con delle giocate molto eleganti. Tuttavia, la carriera del francese era appena iniziata, e avrebbe preso svariate strade che lo porteranno ad essere ricordato ancora oggi, dagli appassionati di calcio francese ed inglese, come un giocatore parecchio abile con i piedi, e che riusciva grazie a questa caratteristica ad ovviare ad evidenti carenze fisiche ed atletiche.

Arriva un certo momento, nella carriera di tutti i calciatori, in cui ci si chiede se si vuole rimanere in patria, gustandosi il calcio con cui si è cresciuti fin da bambini, o se si vuole viaggiare verso nuovi campionati, con uno spirito d’avventura non indifferente. E’ il secondo il caso del trequartista francese, che nel 2001 passa nella Premier League per quasi 8 milioni di euro. La società che lo ha voluto così tanto è il Fulham, al giorno d’oggi in seconda divisione, ma che ai tempi rappresentava un posto sicuro dove sviluppare per bene le proprie carriere. E’ qui che Malbranque diventa un vero e proprio idolo della gente di Londra. 211 presenze e 44 reti, ed una posizione in campo che andò via via avanzando, togliendo dalle sue mansioni quasi del tutto quelle di tipo difensivo. Raggiunge, grazie a delle stagioni molto positive, anche la nazionale U-21 della Francia, tuttavia non giocherà mai nessuna partita con la selezione ufficiale dei Bleus, soprattutto a causa della presenza di giocatori del suo stesso ruolo del calibro di Zinedine Zidane, e più in basso di Sidney Govou e Jerome Rothen. Ai tempi di Craven Cottage, egli divenne addirittura il miglior marcatore della squadra nella stagione in cui partecipò tra l’altro alla Coppa Uefa, segnando ben 13 reti. Anche al giorno d’oggi Steed Malbranque è ricordato in modo particolarmente positivo dai tifosi della squadra, ed è entrato davvero nell’elitè della storia del club, facendo appassionare migliaia di tifosi e innamorare del calcio centinaia di bambini fan della squadra,

Il passaggio in primis al Tottenham e poi al Sunderland dimostrarono che tra il Fulham e lui ci fu davvero un rapporto speciale, dato che le avventure agli Spurs e ai Black Cats non furono fortunate come quelle nel sud-ovest della capitale del Regno Unito. Dopo una brevissima parentesi al Saint Etienne, Steed si ritrova al giorno d’oggi ancora nella rosa del suo amato OL, dove riceve uno stipendio bassissimo anche a causa del fatto che non ha tenuta fisica e un’età particolarmente avanzata. Tuttavia, in questa stagione, è sceso in campo 15 volte, servendo anche un assist in Ligue One.

In pochissimi, probabilmente nessuno di voi, ricorderete la partita che vide affrontarsi Lione e Real Madrid nei gironi della Champions League del 2011-12. Per chi è appassionato di tattica, andrebbe rivista la sua partita un milione di volte. Nonostante sia sempre stato un giocatore prettamente offensivo, fu in grado di limitare al massimo il lavoro di Mesut Ozil, essendo presente praticamente sempre sulle linee di passaggio che lo cercavano, ed uscendo in una standing-ovation nonostante la sconfitta arrivata per manifesta inferiorità.

Per chi lo conosce e lo segue, è stato un vero campione. Grazie Steed!

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