För Ryssland, pour la revanche

“Vicini alla meta”. Questo il titolo che il quotidiano francese L’Equipe ha scelto per presentare la sfida di questa sera contro la Svezia: una tappa fondamentale con vista già sulla Russia. Perchè i galletti sono lì, a 13 lunghezze (frutto di 4 vittorie e un pari) e guardano tutti dall’alto, scandinavi compresi. I gialloblù seguono a quota 10 e con lo scontro diretto dello Stade de France a loro favore (2-1, l’11 novembre): certo è che la terza forza al momento è la poco temibile Bulgaria (9), mentre l’Olanda sempre più in crisi avrebbe bisogno di un vero e proprio ribaltone (7) ed è considerabile già praticamente fuori dalla lotta per il secondo posto al pari di Bielorussia (2) e Lussemburgo (1). Sì, la Francia è davvero vicina alla meta: salvo un risultato che rimetterebbe tutto in discussione, e sto parlando di un successo svedese tra mura amiche, i transalpini possono già prenotare l’albergo in Russia. Il ritorno in campo ad un anno dai fatti del Bataclan ha portato Les Bleus al più tre che permane ancor oggi: Pogba e Payet i marcatori, a render inutile l’iniziale gemma su punizione (ma deviata) di Emil Forsberg. Stasera, alla Friends Arena di Solna, ci sarà ancora il centrocampista ex Juventus che due settimane fa ha festeggiato l’Europa League col suo Manchester United. Il tifo di casa spera, stavolta, di vederlo uscire dal campo meno felice.

Qui Svezia – C’è da sovvertire la situazione che, se confermata, porterebbe ai playoff. Lo sa benissimo Janne Andersson, che certamente avrà negli occhi l’immagine di Ibra e Ronaldo contro agli spareggi per il Brasile. Alla fine ebbe la meglio CR7, cosa che nessuno dalle parti di Stoccolma vuole che si ripeta: l’unico mezzo per assicurarsi la Russia è vincere questa sera la sfida, impari sotto il profilo della qualità ma non altrettanto su quello di aggressività e tenacia. Lo aveva detto Marcus Schossow, intervistato in esclusiva da me, parlando a proposito della mentalità che la nazionale di calcio ha preso dalla corrispettiva sezione di hockey. Mai mollare, non importa chi sia il tuo avversario: lo vedremo stasera, col fattore campo che inevitabilmente aiuterà e non poco i Blågult. L’avversario è accreditato, ma fino al triplice fischio di Atkinson tutto può accadere. E la Friends Arena farà di tutto per sostenere gli idoli di casa, che ci terranno certamente anche a rivedere un bilancio che al momento segnala 10 affermazioni francesi in 20 confronti (5 ko e altrettanti pareggi). Capitolo formazione: Robin Olsen confermato tra i pali, davanti a lui Mikael Lustig e Ludwig Augustinsson a presidiare le corsie e la coppia Andreas Granqvist-Victor Lindelöf in mezzo (con l’ex Genoa capitano). Krafth, Helander e Jansson, tre vecchie o attuali conoscenze del nostro calcio, cominceranno dalla panchina. Jimmy Durmaz a destra e il 10 Emil Forsberg saranno gli esterni di centrocampo col genoano Oscar Hiljemark in mezzo accanto ad Albin Ekdal. Johansson, Claesson e i due Larsson (Sebastian e Sam) saranno ottime armi da giocarsi eventualmente a gara in corso (specie il fantasista del Krasnodar), così come Toivonen e Nyman davanti.

Qui Francia“In Svezia bisogna fare meglio di quello che abbiamo fatto oggi” dichiarava Didier Deschamps al termine dell’amichevole (5-0) in cui la sua nazionale aveva domato il Paraguay. Chiara dunque l’intenzione del ct, ossia l’immediata risoluzione di una pratica che il futuro potrebbe rendere meno scontata. Senza alcun dubbio la Francia ha qualità determinanti, ma non dimentichiamo che ad Euro2012 fu affossata da questa magia di Ibrahimović e dalla rabbia con cui Sebastian Larsson scaraventò un pallone in porta al 91′. Da Kiev ad oggi n’è passata d’acqua sotto ai ponti: ha riassunto bene John Guidetti nelle solite conferenze stampa prepartita, parlando con la reverenza di cui si onora un nemico forte ma anche con la necessaria schiettezza per non partire già sconfitti. “Penso che abbiano la migliore qualità in tutto il mondo in ogni posizione”, le parole dell’attaccante del Celta Vigo. Non c’è bisogno di altre spiegazioni. Capitolo formazione: non dovrebbero esserci sorprese davanti a Lloris, dunque Koscienly farà coppia col campione d’Europa Varane condannando Umtiti al ruolo di riserva. La coppia di terzini del Monaco Sidibé-Mendy relegherà Jallet e Digne al ruolo di eventuali sostituti, mentre in mezzo saranno Lemar e Kanté, oltre a Rabiot, i sacrificati. Sarà un peccato, semmai, vedere Dembélé, Mbappé e Lacazette in panchina. Ma meglio così che non averli, giusto?

Probabili formazioni – La Svezia di Janne Andersson scenderà in campo col solito collaudato 4-4-2: Olsen; Lustig, Lindelöf, Granqvist, Augustinsson; Durmaz, Ekdal, Hiljemark, Forsberg; Berg, Guidetti. La Francia di Deschamps invece proporrà uno schieramento speculare: Lloris; Sidibé, Varane, Koscielny, Mendy; Sissoko, Pogba, Matuidi, Payet; Griezmann, Giroud. Fischio d’inizio alle 20.45, gara affidata alla direzione dell’inglese Martin Atkinson coadiuvato dagli assistenti Child e Burt e dal IV° uomo Oliver. Curiosa infine questa polemica arbitrale sollevata dal quotidiano svedese Aftonbladet in relazione alla designazione di Atkinson: come può essere “il peggior arbitro di tutti i tempi” a dirigere una sfida così delicata?

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