Traoré, dall’Eredivisie alla Ligue 1: l’ex Chelsea punta alla consacrazione

Il Lione continua a rinforzarsi nel reparto offensivo e dopo l’acquisto di Depay, nel mercato invernale, arriva a disposizione di Genesio anche Traorè, attaccante che ha vissuto la sua ultima stagione all’Ajax. Il ragazzo, ancora sotto il controllo del Chelsea, ha rischiato di vincere l’Eredivisie e di portarsi a casa anche l’Europa League. La punta ha dimostrato, nonostante la giovane età, di gestire la pressione europea e di sapersi caricare sulle spalle l’intero tridente d’attacco con estrema autorità ed efficacia. Per 10 milioni di euro, sembra proprio che l’Olympique abbia fatto un vero e proprio affare…

TRAORÉ E LA SUA FANTASTICA ANNATA (a cura di Andrea Mariani)

Bertrand Isidore Traoré nasce nel 1995 in Burkina Faso ed inizia la sua avventura calcistica nel suo paese d’origine tra le giovanili dell’ASF Bobo. Nel 2010 passa all’Auxerre e dopo appena 3 anni viene visionato dagli osservatori del Chelsea che lo acquistano per portarlo nelle giovanili dei Blues. Nel 2014 firma il contratto con il club di Abramovich, ma non disponendo ancora della licenza viene girato in prestito al Vitesse, squadra satellite utilizzata per valorizzare i talenti della società inglese. In Eredivisie verrà impiegato 47 volte andando in rete in 16 occasioni. Gli ottimi risultati vengono apprezzati a Londra e Mourinho, al tempo sulla panchina del Chelsea, decide di aggregarlo alla prima squadra. Purtroppo per lui, l’annata non fu eccezionale per Diego Costa e compagni e il tecnico portoghese venne esonerato nel dicembre del 2015. L’arrivo di Hiddink ne limitò l’utilizzo, poiché l’olandese si affidò ai veterani per salvare un campionato disastroso. Traorè collezionò solo 10 presenze e 2 centri restando deluso dalle poche promesse mantenute. L’arrivo di Conte non migliorò le cose e il ragazzo venne dato in prestito all’Ajax, soluzione che si rivelò migliore del previsto. Infatti la punta trovò non solo un posto da titolare, ma anche la fiducia dell’allenatore che non potè far a meno delle sue doti. Bosz lo utilizzò sia come prima punta, in assenza di Dolberg, che come attaccante laterale di destra. La sua grande velocità e la facilità di dribbling divennero ben presto una spina nel fianco di tutti i reparti difensivi dell’Eredivisie. Difficilmente il ragazzo poteva essere contrastato e dai suoi suggerimenti dal fondo nascevano assist perfetti che, al 90%, portavano al gol. In più, non è da sottovalutare il suo apporto alle vittorie con ben 9 reti e 2 assist vincenti in 24 presenze (a causa di uno stop per infortunio). La sua dote migliore la si può notare nell’uno contro uno e nel tiro da fuori, potente e preciso. Più altruista che egoista, preferisce servire un compagno meglio piazzato invece di forzare la giocata. Un giocatore che in una sola annata ha sfiorato il titolo nazionale con l’Ajax e l’Europa League persa in finale contro il Manchester United di Mourinho. Nonostante il grande rendimento, il Chelsea ha deciso di cedere il talento del Burkina Faso al Lione per 10 mln di euro, circa 8.8 mln di sterline. Ovviamente nei Blues lo spazio sarebbe stato veramente poco, ma in terra francese avrà il minutaggio sufficiente per imporsi e poter salire alla ribalta.

UN JOLLY OFFENSIVO PER IL LIONE (a cura di Gianmarco Galli Angeli)

Bertrand Traore non sarà magari quel fuoriclasse in grado di scaldare il cuore dei tifosi ma è un giocatore polivalente: il burkinabe può giocare sia come attaccante centrale che come ala destra, posizioni che sono occupate da Lacazette e Fekir, entrambi destinati alla cessione. Dopo l’ottima stagione disputata in Olanda, l’ex Chelsea vorrebbe avere continuità di prestazioni e caricarsi sulle spalle il peso di un attacco che vede al suo fianco un altro talento con un passato in Eredivisie: Memphis Depay. Le caratteristiche complementari di questi due giocatori serviranno per riportare i Gones nelle zone di competenza ed accorciare il gap con le grandi di Francia. Resta da scoprire quale sarà il terzo giocatore che comporrà il tridente d’attacco: sarà un centravanti o un’ala? In ogni caso Bertrand Traore è la chiave di volta per far quadrare i conti. Vi lascio con un link dell’ultima annata di Traoré per saggiarne meglio le doti:

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