Tutte le “Roads” portano a Leicester

E’ una delle favole calcistiche più sorprendenti e belle di sempre; è la dimostrazione che nel calcio anche l’impossibile diventa possibile; è la magia di questo sport che ha fatto diventare realtà un sogno. La “middle class” che va in paradiso. Le “Foxes” campioni d’Inghilterra è una storia che verrà ricordata da tutti, e non solo per l’impresa realizzata ma anche perché, ora, tutte le Roads portano a Leicester.

Victory Roads

Quella di Peter Soulsby, sindaco di Leicester era stata una folle proposta: dedicare le strade ai giocatori delle “Foxes” in caso di vittoria della Premier. Era il 6 aprile e i ragazzi di Ranieri erano in testa alla classifica ma forse, nessuno, credeva che ci sarebbero rimasti. Perché se è vero che ormai non erano più la sorpresa, è anche vero che da una squadra che un anno fa lottava per una salvezza raggiunta al fotofinish ti aspetti sempre che possa cadere. Invece non è successo; Vardy e compagni sono rimasti freddi, concentrati e anche quando la tensione sembrava potesse giocare brutti scherzi (contro il West Ham) il Leicester non ha mollato perché ormai aveva raggiunto la consapevolezza della grande squadra ed è rimasta compatta. E ieri il sogno è diventato realtà: il Chelsea, sotto due a zero in casa contro il Tottenham ha rimontato fino al 2-2 finale che ha mandato in delirio una città intera. E ora? Beh adesso, quella folle idea del sindaco di Leicester verrà realizzata e così avremo le “strade della vittoria” dedicate a Schmeichel, Vardy, Drinkwater, ma soprattutto a Ranieri il condottiero di un gruppo di ragazzi che nel corso della stagione sono diventati squadra per poi finire l’anno da eroi.

La rivincita di Ranieri

Roma, “caput mundi”, città bellissima piena di turisti indipendentemente dal periodo dell’anno. Città famosa per i monumenti, per i musei e per le strade dedicate a personaggi famosi: storici, filosofi, Roma non si fa mancare nulla. O forse si? Sembra paradossale ma uno come Ranieri, nato a Testaccio (uno dei quartieri romani più famosi) è dovuto andare in Inghilterra per avere una strada a lui dedicata. Perché tutto questo sembra paradossale? Perché se è innegabile che l’ex allenatore giallorosso non ha la stessa importanza delle persone che “vivono” nelle strade romane, appare abbastanza strano che nella città dove il calcio ha un’importanza fuori dal comune Sir Claudio non sia riuscito ad ottenere questo riconoscimento. Eppure ci è andato vicino, molto vicino. Stagione 2009-2010, Ranieri è ad un passo dallo scudetto con la Roma, ma il titolo gli viene soffiato dall’Inter di Mourinho. Già, proprio lui, lo “Special One” che aveva accusato l’allora tecnico giallorosso di essere troppo vecchio e di non vincere mai. Beh, ha dovuto attendere sei anni Ranieri, ma la sua rivincita è riuscito a prendersela e con gli interessi. Non solo perché ha vinto la Premier con il Leicester, ma anche perché dopo la vittoria delle sue Foxes sul Chelsea, Mourinho è stato esonerato. Una bella rivincita per uno che aveva sempre visto gli vincere, ma che ora guarderà tutti dall’alto del suo tempio, il King Power Stadium

Schmeichel, Simpson Huth Morgan Fuchs, Mahrez Kante Drinkwater Albrighton, Okazaki Vardy. Un 4-4-2 di pazzi che ha vinto il campionato più bello del mondo. Artefice di tutto Claudio Ranieri, il romano che ora può modificare il detto principale della capitale e sostenere con orgoglio che “tutte le Roads portano a Leicester

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