L’Ajax dimentica l’eliminazione dalla Champions e tenta la fuga con Antony

L’Ajax dimentica subito l’eliminazione dalla Champions, rifilando un pesante ko al PEC Zwolle: gli ospiti della Johan Cruijff Arena devono arrendersi già nella prima frazione di gioco, dominata dalla capolista dell’Eredivisie. Ten Hag recupera i suoi ragazzi, soprattutto a livello mentale, dopo la sconfitta contro il Twente e successivamente contro l’Atalanta. Il Vitesse è momentaneamente a -5 con gli ajacidi che provano la prima fuga della stagione.

CHAMPIONS DIMENTICATA, VITESSE A -5: L’AJAX NON FA SCONTI IN EREDIVISIE

L’eliminazione dalla Champions brucia ancora ma l’Ajax si fa trovare immediatamente pronto e reagisce come solo la capolista dell’Eredivisie è capace di fare: vincere con una goleada. Il poker è stato rifilato ad un modesto PEC Zwolle, troppo timoroso e titubante all’interno della Johan Cruijff Arena.

Ten Hag è richiamato a ridisegnare la squadra viste le assenze per infortunio di Neres e Kudus alle quali si vanno ad aggiungere anche Ekkelenkamp, Labyad, Timber, Brobbey e Mazraoui con qualche risentimento di troppo dopo la sfida contro l’Atalanta. I padroni di casa sono carichi per dimenticare lo scivolone della scorsa settimana in campionato e la successiva eliminazione dalla competizione più importante d’Europa. Al centro dell’attacco viene inserito Huntelaar, al posto di Neres non può mancare Antony ed, infine, Promes al posto di Labyad. Ovviamente gli innesti non fanno rimpiangere i titolari e dopo appena una frazione di gioco, l’Ajax cala definitivamente il sipario sull’incontro: al “cacciatore” bastano solo 9 minuti per portare avanti i suoi compagni grazie ad un perfetto assist di Antony. Il brasiliano è il grande protagonista di serata con 2 suggerimenti vincenti (il suo spunto spiana la strada per il 2-0 di Promes) ed una rete, precisamente quella per sancire il 3-0 prima del duplice fischio. Il ragazzo sta veramente dando sfoggio a tutte le sue fantastiche doti: ottima tecnica, corsa, dribbling secco e facilità di inserimento. Sono 12 le gare disputate in campionato e 5 le reti all’attivo, contando che non sempre viene schierato come titolare. Oltre alle marcature sono 5 anche gli assist vincenti che testimoniano il poco egoismo sotto porta e la buona visione di gioco.

Nella ripresa, il tecnico, lascia spazio a qualche ragazzo della formazione Jong e festeggia il definitivo poker con Gravenberch che si fa perdonare per l’espulsione rimediata nella sfida di Champions. L’Ajax risorge e manda un chiaro segnale alle inseguitrici: lo scivolone contro il Twente è stato frutto della mancata concentrazione con la testa che era già rivolta al match contro l’Atalanta. Il 4-0 al PEC Zwolle riporta la media realizzativa a 4 sigilli a partita con un totale di 47 centri in 12 partite che incoronano il reparto come il migliore dell’Eredivisie. La difesa chiude con un clean sheet dopo le due marcature incassate dai Tukkers: grazie allo scivolone del Vitesse e al pari del Psv, della scorsa giornata, la difesa degli ajacidi resta la meno perforata della massima serie olandese fissa a quota 7. Il ritorno alla vittoria, con una tale veemenza, sottolina come l’Ajax abbia avuto solo un incidente di percorso: i ragazzi sono tornati già sulla retta via e puntano ad archiviare la pratica Eredivisie il prima possibile.

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