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Categories: Calcio

Analisi Liga: i migliori e i peggiori dell’Alavés

Un grande inizio e un finale horror: l’Alavés è stata una delle squadre più sorprendenti di tutta la Liga in entrambi i sensi. Prima la capacità di piazzarsi in ottime posizioni di classifica, poi il buio post lockdown che lo ha portato a rimanere con la paura della retrocessione fino alla penultima giornata, al punto da far saltare la panchina di Asier Garitano. Vediamo chi sono stati i migliori e chi i peggiori del club basco.

I migliori dell’Alavés

Lucas Pérez

Era stato il grande colpo dell’estate e non ha deluso le aspettative. Come se l’aria del Nord della Spagna gli facesse bene, brillante a Vitoria Gasteiz come lo era al Deportivo La Coruña anni fa. L’ex Arsenal si è dimostrato una validissima seconda punta, con guizzi da giocatore di alto livello e ottimi numeri in termini realizzativi. Davvero un’ottima stagione.

Joselu

Come non premiare il suo gemello del gol. Se Pérez rappresenta la velocità e la giocata improvvisa, Joselu è l’attaccante fisico che fa la differenza grazie ai suoi centimetri. Sono arrivati a pari merito in classifica con 11 gol a testa, ottimo bottino per costruire la salvezza dell’Alavés.

Tomás Pina

Uno dei giocatori d’esperienza in grado di alterare il valore della squadra: in un centrocampo qualitativamente buono con tanti elementi interessanti come Camarasa, Pere Pons e il grande simbolo Manu García, le prestazioni dell’ex Villarreal si sono fatte notare oltremodo. Utilissimo per questa squadra.

Peggiori

John Guidetti

Non c’è stagione che non abbassi la considerazione che si ha di lui. Da grandissima promessa del calcio mondiale ad attaccante vagabondo senza meta. Anche questo passaggio all’Alavés è stato totalmente anonimo.

Rodrigo Ely

Della coppia centrale sicuramente l’anello debole: Laguardia garantisce più affidabilità e nel disastro di fine stagione ci sono anche molte prove negative sue, contestualizzate comunque nel naufragio della squadra.

Martín Aguirregabiria

Stagione altalenante la sua, ma il titolo di Campione d’Europa Under 21 con diverse partite da titolare aumentava le aspettative su di lui. Poco incisivo soprattutto in fase propositiva, un talento da rigenerare al più presto.

Simone Gamberini

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