Dolberg manda in crisi il Monaco e conferma il suo trend

Una doppietta di Kasper Dolberg manda il Nizza in paradiso e abbatte un buon Monaco nella serata dell’Allianz Riviera. Il centravanti danese permette, ai suoi, di ritrovare la vittoria dopo tre partite e, contemporaneamente, manda il Monaco a -1 nella concitata bagarre di centro classifica per l’ultimo posto europeo.

I monegaschi escono dal campo col rimpianto di non aver concretizzato le tante occasioni avute nella prima frazione e maledicono Walter Benitez per l’autentico miracolo compiuto sulla botta di Bakayoko poco prima che la rimonta si completasse. Il primo tempo è quasi totalmente dei ragazzi di Robert Moreno che in 40 minuti lasciano le briciole ai padroni di casa.

Fabregas e Bakayoko potevano fare certamente meglio dal limite con lo spagnolo che ‘pizzica’ di esterno un tiro dal limite sfiorando soltanto la porta avversaria. L’ex Milan, invece, nonostante un piattone migliorabile al minuto 24, regala un ottimo pallone a Ben Yedder per il delizioso pallonetto del vantaggio. Un tocco forte, profondo e allo stesso tempo di grande precisione che sfrutta a pieno la sponda di Jovetic e mette l’ex Siviglia nelle condizioni di agguantare Kylian Mbappé a quota 18 gol.

Jo-Jo è croce e delizia in questa serata. La prestazione è sicuramente incoraggiante se parliamo strettamente di calcio giocato: ha dialogato molto bene con WBY e dato pochi punti di riferimento pesante trio difensivo nizzardo. Tuttavia, l’intervento su Lusamba è pericoloso e scriteriato: l’espulsione costa a lui qualche voto e ai suoi 5 minuti di grande sofferenza che costano il 2-1.

Il Nizza si fa vedere nella ripresa alzando il ritmo con grande orgoglio. Non si può dire che le due squadre abbiano giocato un tempo a testa perché dimenticheremmo la grande parata di Benitez e il palo di Golovin, ma sicuramente gli uomini di Vieira hanno meritato di restare in partita fino alla fine.

Lees-Melou si dimostra uomo chiave per il centrocampo, ma è sempre Ounas a dettare il ritmo negli ultimi metri. A fine primo tempo serve l’antipasto lasciando sul posto Maripàn e sfiorando il palo di sinistro; poi serve a Dolberg il pallone della spizzata che vale il pareggio. Il danese la tocca quel tanto che basta per immobilizzare Lecomte sulla linea di porta. Dopo il pari, l’atmosfera dell’Allianz Riviera si scalda e passano pochi minuti dal calcio d’inizio per vedere ancora l’ex Ajax davanti al portiere monegasco. Lees-Melou lo serve bene, ma lo scivolone impedisce all’azione di ricordare agli appassionati gamer il più classico dei kick-off-glitch.

Ounas si carica i suoi sulle spalle e solo un infortunio (il secondo in un anno contro il Monaco), gli impedisce di premere fino al 90esimo. Glik e Aguilar tentennano sul rasoterra dell’ex Napoli e per poco Lusamba non ne approfitta mandando in tilt gli schemi difensivi degli ospiti. Maolida prende il posto del numero 10 rossonero, ma non si rivela efficace quanto lui già al primo pallone giocato. Lees-Melou è solo in mezzo all’area nella ripartenza: il pallone del 21enne è lungo e sa di occasione persa.

Dopo l’espulsione di Jovetic è chiaro che l’inerzia della gara sia tutta dalla parte del Nizza e il palo di Golovin non pesa più di tanto sui padroni di casa che, anzi, si riversano nell’area avversaria con costanti trame che dal centro si portano sull’out dove la loro freschezza fa la differenza. Maurice ha il guizzo decisivo e si infila tra le linee servendo Wagué che vede il taglio di Dolberg. Il tocco sotto-porta è delicato, ma spietato. Il 2-1 arriva oltre il 90esimo ed è l’undicesimo centro per l’amato-odiato attaccante: sempre al centro dei pensieri dei tifosi.

Nelle ultime 7 partite sono ben 5 i gol con 2 assist e la percezione che i suoi numeri possano crescere ancora. Le ottime speranze riposte in lui ai tempi dell’Ajax sembrano riaccendersi come led nel buio in serate come queste. Dolberg che viene spesso giudicato da veterano e non come un ragazzo in cerca della sua strada.

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