
Douglas Luiz Immagine | Ansa
La Juventus parte con il piede giusto nel mondiale per club ma restano alcuni nodi da sciogliere sul mercato. Al netto del caso Vlahovic, occorre trovare una soluzione sostenibile per Douglas Luiz. Un caso da risolvere senza danni economici e tecnici.
Douglas Luiz, un flop da 50 milioni
Douglas Luiz, rendimento alla mano, è stato, senza girarci troppo intorno, un flop. Una spesa cara e amara. Prelevato dall’Aston Villa per 50 milioni di euro, il calciatore, nell’idea di un dirigente e di un tecnico entrambi ormai appartenenti al passato, doveva essere un punto fermo del centrocampo. Dodici mesi, 832 minuti (meno di 10 partite in tutte le competizioni) dopo, la situazione si è rovesciata. Luiz ha trascorso molto più tempo fra infermeria, panchina e tribuna piuttosto che in campo. Abbastanza per convincere Giuntoli a firmargli il foglio di via. Nel frattempo, anche l’ex direttore ha lasciato, ma l’idea, a Torino, non cambia. Né Comolli, né Chiellini ritengono il calciatore brasiliano aderente al progetto.
Il futuro di Douglas Luiz è una incognita
Preso atto dell’impossibilità di restare a Torino, il futuro di Douglas Luiz è carico di incognite. La Juventus ha la necessità di venderlo ma non può neanche svenderlo. È, o meglio, sarebbe necessario trovare chi sia disposto a spendere almeno una trentina di milioni di euro per il cartellino dell’ex calciatore dell’Aston Villa. Il prezzo è alto, ma è anche la conditio sine qua non affinché non si generi un buco nel bilancio. Rebus oggettivamente complicato da risolvere, prendendo in considerazione età, ingaggio, rendimento e situazione contrattuale. Il centrocampista brasiliano ha 27 anni, è reduce da una stagione disastrosa e ha un contratto da cinque milioni netti (nove lordi a bilancio) sino al 2029. Condizioni che lo rendono inavvicinabile a certe cifre.
La soluzione: Premier League in prestito
L’unica soluzione praticabile è un ritorno in Premier League. La Juventus può cedere il calciatore in prestito con diritto o obbligo di riscatto a un club inglese sperando che riattraversando la Manica il centrocampista brasiliano ritrovi lo smalto perduto a Torino. È una operazione sostenibile sia dal punto di vista tecnico che economico. In Inghilterra si parla del Leeds come possibile destinazione. La trattativa, con ogni probabilità, decollerebbe solo con la formula del prestito con riscatto fissato a 30 milioni. Una scommessa, o quasi, ma è anche l’unica via percorribile e sostenibile. Del resto se il brasiliano si ritrovasse, quella cifra non sarebbe un esborso insostenibile per un club di Premier League e nel contempo non danneggerebbe le casse bianconere.