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Euro2016:quale capitano alzerà la coppa? Parte 2

Nella giornata di ieri abbiamo analizzato i primi 8 capitani della parte sinistra del tabellone; occorre ora spostarci nella parte di tabellone più agguerrita, in cui incontreremo molti leader già noti. Di questi però, solo un capitano riuscirà a raggiungere la finale. Chi sarà?

BASTIAN SCHWEINSTEIGER-GERMANIA

Campione del mondo in carica, seppure non lo abbiamo mai visto in campo con la fascia al braccio in queste 3 partite del girone, è lui il vero capitano della Germania. Ha vinto praticamente tutto con il suo Bayern, guardando il suo Palmares, manca proprio un campionato Europeo. Bastian, che è andato oltremanica, alla ricerca di una seconda giovinezza con il Manchester United, ha ancora voglia di vincere. Seppure non da titolare, è l’uomo spogliatoio che dovrà spronare una Germania di livello inferiore rispetto a quella del 2014, ma che resta sicuramente una delle favorite alla vittoria finale.

MARTIN SKRTEL-SLOVACCHIA

Martin Skrtel e Marek Hamsik sono i leader indiscussi di questa selezione, il primo con la fascia al braccio, il secondo senza. La Slovacchia ha passato il turno come migliore terza di tutti i gironi, regalando prestazioni convincenti solo a tratti. Se Hamsik & co. sono ispirati questa nazionale offre spettacolo nel reparto offensivo; troppo lacunosa è apparsa invece a livello difensivo, dove Skrtel non è stato in grado di prendere in mano saldamente le redini della linea a 4. Ora però la sua personalità dovrà necessariamente uscire fuori, sia per un riscatto personale (il giocatore sembra fuori dai piani di Klopp al Liverpool), sia perché nell’ottavo di finale la Slovacchia ha pescato la Germania.

GIANLUIGI BUFFON-ITALIA

Poche presentazioni per il capitano della nostra nazionale. Uno dei portieri più forti della storia, a 38 anni ha ancora la voglia di essere protagonista per la sua nazione. Evitando di analizzare le doti tecniche di questo giocatore, Gigi è, a livello caratteriale, forse il giocatore più importante dell’Italia di Conte. In due partite giocate, ha subito 0 gol, merito anche della difesa tutta juventina con cui gioca da anni. Classificatasi prima nel girone con 6 punti, l’Italia di Conte ha sorpreso tutti, dimostrando che la cattiveria agonistica e il sacrificio possono sopperire a una rosa non tanto competitiva. Gigi Buffon è il punto fermo di questa nazionale e vuole guidarci a traguardi che prima apparivano insperati, già da lunedì contro la Spagna, in quella che potrebbe rivelarsi, speriamo, una vendetta dell’europeo di 4 anni fa.

SERGIO RAMOS-SPAGNA

Se hai vinto tutto a soli 30 anni e hai ancora tanta fame di vittorie, probabilmente sei spagnolo e ti chiami Sergio Ramos. Il madrileno, fresco della Champions vinta con il suo Real, è il capitano di una Spagna che solo vagamente ricorda quella del ciclo d’oro 2008-2010-2012. La Roja ha convinto a tratti nelle prime 3 partite del girone, vedendo sfuggire via il primo posto per la sconfitta contro la Croazia maturata negli ultimi minuti. Eppure, guardando la rosa, i giocatori a disposizione di Del Bosque sono tutti di primo livello; forse alla selezione iberica mancano proprio quelle motivazioni che aveva 4 anni fa. Fine di un ciclo? Riuscirà Sergio Ramos a spronare i suoi compagni contro un’Italia così agguerrita?

HUGO LLORIS-FRANCIA

Hugo Lloris è il capitano della nazione ospitante Euro2016, la Francia. Essere capitano della squadra favorita, nazione ospitante non è assolutamente facile. Soprattutto se tutta la Francia vuole vederti il 10 Luglio alzare la coppa davanti a tutti. Hugo Lloris per ora non ha deluso le aspettative e, in un ruolo delicato come quello del portiere, è riuscito molto bene a gestire la pressione. Le stelle della Francia sono altre, basti pensare a Pogba o Griezmann, i leader che con le proprie giocate devono dare una marcia in più al gioco francese. Lloris in carriera ha vinto poco e vuole a tutti i costi questa finale per confermarsi uno dei portieri più forte al mondo. Se riuscirà a portare la Francia sul gradino più alto d’Europa rimarrà nel cuore dei tifosi e alzerà un trofeo che richiamerebbe su di lui anche l’attenzione dei migliori top club.

ROBBIE KEANE-IRLANDA

Il calciatore con più presenze con la Repubblica d’Irlanda, il calciatore con più reti della Repubblica d’Irlanda; è lui passato e presente della Nazionale Irlandese, che insieme ai suoi tifosi sta regalando emozioni forti in questo Euro2016. Robbie Keane, ormai arrivato agli sgoccioli della sua carriera, non è l’attaccante titolare di questa Irlanda, ma insieme al secondo allenatore Roy Keane è l’anima di questa nazionale che si è qualificata con una rete di Brady nel finale contro l’Italia. I limiti tecnici ci sono e questo non può negarsi. Contro una Francia sotto pressione è difficile un passaggio al turno successivo per gli Irlandesi, che però, a differenza dei padroni di casa, non hanno nulla da perdere.

WAYNE ROONEY-INGHILTERRA

Wayne Rooney è il giocatore simbolo di un Inghilterra che proprio oggi ha manifestato la sua volontà di uscire dall’Ue. In carriera ha deciso di non lasciare la Gran Bretagna dividendo la sua storia calcistica tra Everton e Manchester United, del quale è diventato una bandiera. Numero 10 completo ha trovato spazio in questa Inghilterra adattandosi come centrocampista, con la speranza per Hodgson che Wayne illumini le serate francesi con le sue giocate. L’Inghilterra non ha rispettato i pronostici, passando il turno solo come seconda, ma il sorteggio si è rivelato piuttosto clemente per i Leoni che affronteranno il 27 Giugno a Nizza l’Islanda. Il capitano Rooney, molto probabilmente partirà dal primo minuto, e dovrà guidare i suoi il più lontano possibile per dimostrare di saper incidere anche in Nazionale.

ARON GUNNARSON-ISLANDA

Viso da Islandese tipico, è Aron Gunnarson il capitano di una nazionale che si è rivelata un’altra piacevole sorpresa di Euro2016. L’Islanda ha da qualche anno deciso di puntare sul calcio, creando apposite strutture al chiuso per far crescere giovani ragazzi, non aiutati certo dal clima della nazione. L’Islanda a conferma di questo intervento politico sul calcio, ha avuto un seguito di tifosi molto importante rispetto alla popolazione nazionale. Il gioco islandese non è certo uno dei migliori delle squadre europee; in questa fase a gironi si è però dimostrato efficace, e contro un’Inghilterra che non ha mai realmente convinto, questa nazionale potrebbe persino sperare in un passaggio ai quarti.

Francesco Castorani

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