Feyenoord: dal paradiso dell’andata, all’inferno del ritorno

Il calcio è un gioco strano, lo abbiamo sempre saputo. A sottolinearlo, ancora di più, ci sta pensando il Feyenoord che, in Eredivisie, ha buttato al vento tutto quello di buono effettuato durante il girone d’andata. Gli uomini di Giovanni van Bronckhorst, alla pausa invernale, erano terzi a poche lunghezze di distanza dall’Ajax capolista. L’inizio di 2016 è stato però disastroso con ben 5 sconfitte consecutive e sogno scudetto volato via in un batter d’ali. Ora l’obiettivo rimane il terzo posto, fortemente minacciato dall’Heracles ad un solo punto di distanza.

IL GIRONE D’ANDATA DEL FEYENOORD

Il Feyenoord ha iniziato il nuovo campionato alla guida di Giovanni van Bronckhorst dopo l’addio di Rutten che si dimise proprio al termine della scorsa stagione, dopo un pesante 3-0 contro lo Zwolle che costò il quarto posto al club di Rotterdam. Nel mercato estivo i colpi di mercato sono stati notevoli: Kuyt in arrivo dal Fenerbache, Richard-Kazim dal Bursaspor e Kramer dall’Ado Den Haag. La maggior parte degli acquisti sono stati parametro zero con una spesa di 11 mln totale rispetto alle cessioni che sono fruttate 17 mln. Gli addii più pesanti sono stati quelli di te Vrede all’Heerenveen (miglior realizzatore della squadra con attualmente 8 reti) e Clasie al Southampton dove troverà l’ex compagno Pellè. L’Eredivisie parte subito bene e il Feyenoord, giocando un calcio veloce e palla a terra, mette in risalto tutte le sue doti offensive. L’ex Liverpool Kuyt inizia una nuova giovinezza concludendo il girone d’andata con 13 gol all’attivo e ben 2 assist vincenti. Il primo stop giunge alla quarta giornata con un netto 3-1 rimediato al Philips Stadion contro il Psv. I biancorossi non si fanno abbattere e difendono la seconda posizione con le unghie e con i denti, non lasciando scappare l’Ajax che pareggerà 1-1 allo Stadion Feijenoord. Il periodo magico giunge a Novembre, quando gli uomini di van Bronckhorst realizzato un 5-0 al Twente, subito dopo un 2-4 sul cambio dell’Excelsior per poi chiudere con un 3-0, in casa, contro l’Heracles. 12 reti in tre gare e un attacco che domina in lungo e in largo. Oltre Kuyt, a mettersi in luce è il neo acquisto Kramer con 10 reti fin ora siglate. Veramente un grande impatto nel Feyenoord: per lui tanta corsa, grinta e tecnica. Il destro resta il piede preferito, ma anche il sinistro è capace di offendere. Un periodo magico per il club di Rotterdam che chiude il girone d’andata con un la prima sconfitta della crisi, proprio il 20 dicembre all’inizio della sosta invernale, 3-1 dal Nec.

L’INCUBO 2016 E LE 5 SCONFITTE CONSECUTIVE

Il Feyenoord inizia il 2016 nel peggiore dei modi: la batosta contro il Nec non viene digerita e i biancorossi rimediano ancora zero punti contro il Psv. 2-0 secco in casa con l’attacco rimasto a guardare e una difesa completamente fuori fase. I problemi cominciano a cresce al terzo ko consecutivo: questa volta l’opera è dell’Az che si impone per 4-2 con una tripletta favolosa di Janssen. Inutile l’acuto di Kramer, l’unica nota positiva dei suoi. Lo spogliatoio inizia a spaccarsi e si vocifera di un ammutinamento verso il proprio allenatore. Il tecnico smentisce tutto, ma questo non basta per evitare l’ulteriore sconfitta contro l’Heerenveen nel turno infrasettimanale, piccola anticipazione del 2-0 rimediato in casa, contro il Den Haag. 5 match con 0 punti portati a casa. La vetta del tutto lontana e fuori da ogni tipo di recupero. Lo scudetto vola via in un batter d’occhio e anche la facile qualificazione in Europa League comincia ad essere in serio pericolo. L’Heracles si avvicina e resta a solo un punto dal terzo posto.

Cosa è cambiato nel Feyenoord? Cosa non gira più nella squadra? Per primo l’attacco si è spento: Kuyt e Kramer sembrano attraversare un momento di appannamento anche se non sono assistiti dal centrocampo. La difesa, attenta e precisa nelle prime partite, ha dimenticato totalmente come si sta in campo, concedendo svarioni troppo ghiotti per gli avversari. I reparti non sono più uniti come un tempo e la rosa tende a spaccarsi durante i 90 minuti di gara. Van Bronckhorst sta cercando una soluzione, ma se i suoi uomini non torneranno ben presto a fare gruppo continueranno ad affondare inesorabilmente.

Serve un colpo di coda da parte del Feyenoord, per salvare una stagione che era partita con i pronostici migliori. Il terzo posto diventa vitale per non buttare alle ortiche un girone d’andata da big. Attendiamoci cambiamenti, perchè la squadra ha qualità e bastarà una scintilla per riaccenderla.

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