
Scatta la clausola rescissoria per Kean | Ansa - Footbola
Da oggi è valida la clausola rescissoria di 52 milioni per Moise Kean: l’ansia e le mosse della Fiorentina
L’aria a Firenze si fa rovente: da oggi scatta il countdown per la clausola rescissoria di Moise Kean, che può essere attivata entro la mezzanotte del 15 luglio. Una finestra temporale strettissima, ma dal peso enorme per la Fiorentina e i suoi tifosi, pronti a trattenere il respiro aspettando di capire se il loro bomber rimarrà o prenderà il volo verso lidi più ricchi e prestigiosi.
La clausola da 52 milioni: una spada di Damocle per i viola
La situazione è chiara e non ammette interpretazioni: chi vorrà portare via Kean dovrà sborsare 52 milioni di euro in un’unica soluzione. Non ci sono rateizzazioni, non si negozia. Questo rende la clausola un’arma a doppio taglio per la Fiorentina. Da un lato, 52 milioni sono una cifra importante, quasi quattro volte superiore ai 13 milioni più bonus pagati lo scorso anno alla Juventus; dall’altro, la clausola è una vera e propria “prigionia” per la società, che rischia di perdere il suo principale terminale offensivo senza poter opporre resistenza.
Eppure, a oggi nessuno ha ancora deciso di premere il grilletto. Kean, infatti, non ha manifestato alcuna volontà di lasciare Firenze, dove si è rilanciato alla grande con 25 gol stagionali, diventando il volto del progetto viola. L’attaccante classe 2000 si gode la sua città, il calore dei tifosi, e soprattutto il ruolo da protagonista che gli è stato affidato. La maxi offerta dell’Al-Qadsiah dall’Arabia Saudita, con 15 milioni netti all’anno per tre stagioni, è già sul tavolo, ma il ragazzo prende tempo, consapevole che il prossimo Mondiale è un palcoscenico troppo importante per farsi distrarre da scelte affrettate.
Tra Premier League e Arabia: le sirene che tentano Kean
Il mercato parla soprattutto inglese e arabo. Da un lato, il Manchester United e l’Arsenal monitorano Kean ma attendono l’evoluzione del domino degli attaccanti in Europa prima di affondare il colpo. Dal punto di vista tecnico, la Premier rappresenterebbe un salto di qualità netto per Kean, che ha bisogno di un contesto da assoluto protagonista per esprimersi al meglio, come già dimostrato a Firenze. Dall’altro, la tentazione economica dei petrodollari sauditi non può essere sottovalutata: 15 milioni netti a stagione sono cifre che pochi club europei possono offrire.
Ma l’attaccante astigiano sembra voler valutare con calma, senza bruciare le tappe. Firenze, dal canto suo, spera che il legame sentimentale e la voglia di giocarsi un ruolo da protagonista non vengano spezzati da un’offerta che, per quanto faraonica, non garantisce la stessa visibilità e competitività europea.
La Fiorentina tra ottimismo e prudenza: il futuro di Kean è un rebus
Il presidente Rocco Commisso e la dirigenza sono consapevoli della posta in gioco. Da una parte, si respira un cauto ottimismo, soprattutto perché Kean non ha mai chiesto la cessione e pare legato alla maglia viola. Dall’altra, il mercato è impietoso e la clausola è lì, pronta a scattare. La Fiorentina si sta già muovendo per non farsi trovare impreparata: l’arrivo imminente di Edin Džeko e l’interesse per profili come Roberto Piccoli e Andrea Pinamonti mostrano che il club vuole evitare di restare scoperto in attacco.
Il nuovo allenatore, Stefano Pioli, che sarà ufficializzato a breve, punta a costruire una squadra competitiva attorno a Kean. Ma la realtà è una: da oggi la Fiorentina vive in apnea, con l’ansia di un mercato che potrebbe stravolgere tutto in 15 giorni. Quel che succederà dopo il 15 luglio potrebbe cambiare il volto della stagione viola, e non solo. Perché a Firenze, tra speranze e timori, la notte del 15 luglio potrebbe davvero trasformarsi in un secondo Capodanno calcistico.