
Hansi Flick allenatore del Barcellona Immagine | Ansa
L’Inter vince con il minimo sforzo con l’Hellas Verona, centrando tre punti e la gestione di uomini ed energia, ma anche il Barcellona non è stato da meno. Hansi Flick, pur di non compromettere il cammino in Champions League, ha giocato con fuoco, rischiando di scottarsi contro il già retrocesso Valladolid e di riaprire la Liga. Non è comunque il caso di andare per il sottile, anche al di là dei Pirenei, dove accolgono il successo con enorme soddisfazione. Per lo spettacolo, rivolgersi altrove o attendere magari il ritorno della semifinale di Champions.
Flick, la prima certezza: Szczesny titolare a San Siro
In vista della settimana più importante della stagione, che ha in programma la semifinale di Champions League contro l’Inter e il Clasico che potrebbe chiudere il campionato subito dopo, Flick ha effettuato una serie di rotazioni per affrontare una squadra che era matematicamente retrocessa. Poco o nulla di diverso dalle scelte di Simone Inzaghi. Rispetto a chi è sceso in campo contro l’Inter a Montjuic, la rotazione è stata pesante: ben nove calciatori diversi rispetto al calcio d’inizio dell’andata delle semifinali di Champions, in campo dall’inizio, compreso Ter Stegen.
Una prova, quella del portiere tedesco, che ha fugato ogni dubbio. Le incertezze messe in mostra dall’estremo difensore in occasione del gol dei padroni di casa e non solo, hanno convinto l’allenatore tedesco a fare a meno del suo connazionale. Nel dopo partita, Flick non ha lasciato spazio alle interpretazioni. “Szczesny giocherà in Champions League e contro il Real Madrid“.
Barcellona, un cammino che potrebbe complicarsi
L’enorme spavento del Zorrilla lascia in eredità la certezza che il Barcellona il triplete dovrà sudarselo sino all’ultimo minuto. È vero che se il Real non riuscirà a centrare i tre punti con il Celta Vigo a Flick sarà sufficiente vincere per assicurarsi la vittoria in campionato con tre giornate di anticipo in modo da potersi concentrare sulla eventuale finale di Champions League ma è altrettanto innegabile come il calendario abbia in serbo ostacoli significativi.
Dopo la sfida del “Meazza”, il Barcellona dovrà difendersi o sulle ali dell’entusiasmo o trovando la forza per assorbire il contraccolpo di una possibile eliminazione, dall’ultimo tentativo del Real Madrid di rimettere in piedi la Liga. Anche perché il finale del campionato del Barça non è esattamente semplice. Il derby contro l’Espanyol è la sfida più abbordabile, prima del match in casa contro il Villarreal e gli ultimi 90’ al San Mamés contro l’Athletic. Meglio non giocarsi il tutto per tutto in uno stadio così caldo.