Scott Parker guida la pronta risalita del Fulham

Il Fulham dopo un solo anno di purgatorio in Championship, ritorna in Premier League grazie al 2-1 sul Brentford nella finale playoff giocata come da tradizione a Wembley. Decisiva la doppietta di Joe Bryan nei tempi supplementari dopo che i novanta minuti si erano chiusi sullo 0-0. I Cottagers ottengono così la seconda vittoria consecutiva nell’ultimo atto dei playoff, bissando il successo conquistato nel 2018 contro l’Aston Villa firmato da Tom Cairney.

Per Scott Parker, al primo vero anno da allenatore dopo l’esperienza nelle giovanili del Tottenham, non poteva esserci un inizio di carriera migliore, conquistando la promozione con la squadra nella quale aveva chiuso la sua lunga avventura da calciatore. Idee chiare fin da subito per l’ex West Ham che non ha voluto rivoluzionare una formazione reduce dall’esperienza fallimentare in Premier, puntando in gran parte sul desiderio di rivalsa di tanti giocatori, ma anche su alcuni uomini protagonisti della precedente promozione del 2018. La stagione dei Cottagers ha avuto molti alti e bassi, ma sempre con la consapevolezza di poter piazzare al momento giusto la zampata vincente, una consapevolezza derivata da una rosa oggettivamente tra le più forti in Championship. Leeds e Wba hanno sostanzialmente dominato il campionato, ma il Fulham è sempre rimasto lì nelle retrovie, ben conscio del fatto di avere gli uomini giusti per centrare il proprio obiettivo. Parker è stato abile nel dare tranquillità e mantenere sempre in linea di galleggiamento la squadra, soprattutto dopo il lungo stop dovuto alla pandemia. Alla ripresa, i Cottagers hanno mostrato di essere in tutto e per tutto una squadra in missione, riuscendo a sopperire all’assenza del bomber Mitrovic, prima squalificato per tre giornate nel periodo clou del torneo, poi infortunato nei playoff. Non sono mancati i passaggi a vuoto come nel ritorno della semifinale playoff contro il Cardiff City, quando i londinesi hanno rischiato l’incredibile beffa dopo il 2-0 ottenuto in Galles, ma alla lunga è prevalsa la maggior solidità di Cairney e compagni.

Tra i protagonisti principali è d’obbligo mettere il capocannoniere della Championship: Aleksandar Mitrovic. I 26 gol del centravanti serbo sono stati ovviamente fondamentali, nonostante siano mancati, per demeriti del giocatore e per sfortuna, quelli nel finale di campionato e nei playoff.  L’attaccante della nazionale serba ha confermato di essere un lusso per la categoria e vedremo se l’ennesima esperienza in Premier sarà quella buona. Un altro protagonista, stavolta inaspettato, è diventato col passare del tempo Michael Hector, difensore giamaicano passato dal Chelsea senza aver mai trovato spazio. L’ex Blues, numeri alla mano, ha dato solidità al reparto arretrato, disputando una finale playoff sontuosa, annullando o quasi il bomber del Brentford Ollie Watkins, suggellando così la sua miglior stagione di sempre. Altro uomo fondamentale nel momento del bisogno è stato Neeskens Kebano che durante l’assenza forzata di Mitrovic nel finale di stagione, si è preso sulle spalle la squadra con gol e assist decisivi non facendo rimpiangere il centravanti ex Newcastle.

Si stima che la vittoria della finale dei playoff porterà nelle casse del Fulham 135 milioni di sterline nei prossimi tre anni, mentre sarebbero stati 160 per il Brentford. Una cifra considerevole, come di consueto, che i Cottagers hanno precedentemente dilapidato dopo la promozione del 2018, sbagliando completamente la campagna acquisti e retrocedendo mestamente dopo una sola stagione in Premier League. L’augurio che si fanno tutti a Craven Cottage è che la lezione sia servita, nella speranza di vedere ben altro epilogo.

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