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Italia, brutto inizio di stagione e di ciclo. Il cinismo della Francia travolge la volontà azzurra

Non inizia bene l’avventura di Giampiero Ventura sulla panchina della Nazionale italiana, sconfitta dalla Francia per 1-3 al San Nicola di Bari.
Un debutto assai diverso da quello che l’ex tecnico del Torino si sarebbe potuto auspicare.

La Francia sconfigge la prima Italia del post-Conte, sfruttando al meglio le opportunità avute a disposizione nel corso dei 90’, nel corso di una gara più o meno equilibrata.
L’Italia a tratti gioca anche un bel calcio, mostrando geometrie e spunti notevoli in alcuni momenti della partita.
Ben diversa è stata, però, l’efficacia delle due squadre in zona gol. I francesi fanno capire di essere pronti a gestire la gara a proprio piacimento sin dal 17’, quando un bruttissimo e goffo intervento di Chiellini spianano la strada a Martial. L’attaccante del Manchester United è bravo e freddo a trafiggere Buffon per l’1-0. E’, d’altronde, la legge del calcio: chi segna ha sempre ragione.
I ragazzi azzurri rialzano la testa e trovano il pari dopo solo quattro minuti, grazie ad una bella azione infiamma da Eder e conclusa dalla giocata da attaccante vero di Graziano Pellè.
Nel momento in cui la gara sembra potersi assestare sui binari dell’equilibrio è Giroud a riportare avanti i Galletti. Un gol importante per l’attaccante dell’Arsenal, che si dimostra un fattore per la squadra di Deschamps.
L’ex punta del Montpellier sembra essere ancora il prescelto di Deschamps per il ruolo di centravanti, anche nel corso di questo nuovo biennio, che porterà al Mondiale di Russia 2018.

Nella ripresa l’Italia attacca parecchio, cercando invano di riuscire a rompere le linee difensive di una Francia molto positiva nel suo essere squadra. Ottima davvero la prova dei Bleus, in grado di difendersi senza troppi affanni e di colpire al meglio (o comunque di impensierire la retroguardia azzurra) nel momento in cui si presenta l’occasione per farlo.
All’80’, dopo diversi minuti di attacchi praticamente infruttuosi di Pellè e compagni, arriva il gol della sicurezza di Kurzawa, al primo centro con la maglia della Nazionale maggiore.

Finisce con un Ventura poco soddisfatto, che sbuffa più volte, insoddisfatto, nel periodo che va dal terzo gol transalpino alla fine del match.
La sconfitta azzurra fa anche male al ranking FIFA degli azzurri, che passano dalla decima alla dodicesima posizione di questa mai troppo considerata classifica.
Perdere contro la Francia, inoltre, non fa certamente mai piacere. Ora gli azzurri penseranno già ad Israele, l’avversario di lunedì nel primo match delle qualificazioni al prossimo Mondiale.

Parola al ct– Il tecnico genovese ha dichiarato ai microfoni di Alessandro Antinelli della RAI a fine match:”Il passaggio a una prestazione migliore non è difficile. Israele non è la Francia, ma con questa disponibilità avremo risposte positive con il tempo”


-I singoli Tra i singoli si segnalano in positivo le prove di Candreva, vera e propria spina nel fianco della difesa avversaria, e di Pellè. Da matita blu l’errore di Chiellini, che aiuta Martial a poter puntare la porta di Buffon in occasione dell’1-0.
Nella Francia brilla un Martial a tratti impressionante, difficile da prendere per i difensori azzurri.
Sufficienti le prove di Sidibe e del portiere Mandanda, due dei più attesi, in quanto chiamati a sostituire Sagna e Lloris dai rispettivi infortuni.

Filippo Maggi

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