
Italia Femminile Immagine | Ansa
Italia Femminile, ci siamo: contro il Belgio inizia il cammino nel campionato europeo. Azzurre inserite nel gruppo B. Girone complicato ma non impossibile: oltre alla rivale mitteleuropea, la nazionale di Soncin dovrà vedersela con Portogallo e Spagna.
Vincere per avvicinare la qualificazione
La sfida con il Belgio è di fondamentale importanza per le azzurre del CT Soncin, che ha bisogno immediatamente di una vittoria per avvicinare la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. La Spagna, campione del mondo in carica e vincitrice dell’ultima Nations League, appare ancora fuori portata, ma affrontarla all’ultima giornata potrebbe essere un vantaggio, considerata la formula. Questo Europeo Femminile, prevede sedici nazionali partecipanti, 8 sedi di gara (Basilea, Berna, Ginevra, Zurigo, San Gallo, Lucerna, Thun, Sion), 31 gare in programma. Le 16 squadre sono state suddivise in quattro gironi che si affronteranno in gare di sola andata: le prime due qualificate di ogni gruppo si qualificheranno ai quarti di finale.
Italia Femminile, Europeo fondamentale per il percorso di crescita
L’Europeo è una tappa decisiva per il percorso di crescita del movimento femminile. Non a caso la nazionale ha scelto come motto “Le azzurre siamo noi”. Molto più di uno slogan. È un manifesto programmatico che identificare un gruppo che vuole e può rivendicare un ruolo primario nel panorama calcistico internazionale, grazie alle prestazioni sempre più convincenti e ai risultati positivi. In Svizzera “non giocano solo per vincere, ma per cambiare gli sguardi, le convenzioni, le regole. Queste ragazze, non sono sole atlete, sono simboli”. Recita lo spot. Una missione chiarissima, oltre lo sport. Si gioca per diritti civili, sensibilizzazione a temi che riempiono da troppo tempo pagine di cronaca e per le prossime generazioni.
Prospettive: i quarti mancano da 12 anni
Il miglior risultato azzurro nella competizione è il secondo posto ottenuto nel 1993, quando la Norvegia ci impedì di coronare il sogno di vincere la competizione organizzata in Italia e nel 1997 quando le azzurre si arresero alla Germania. Senza esercizi di ottimismo esagerati, sognare è lecito. Sotto la guida di Soncin l’Italia ha affrontato a testa alta tutte le avversarie più quotate, centrando anche due vittorie molto significative: la vittoria per 3-2 sulla Spagna in Nations League e il 2-1 a Bochum in amichevole contro la Germania. In generale nell’ultimo biennio la Nazionale Femminile ha disputato 23 gare e collezionato 10 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte. Ben 11 i clean sheet. Premesse importanti per tornare a giocare un quarto di finale che manca da dodici anni quando il percorso si interruppe contro la “solita” Germania.