Dopo aver parlato degli italiani in Liga e in Premier League, arriva la terza tappa del viaggio alla ricerca degli italiani all’estero. Il palcoscenico questa volta è la Bundesliga, campionato ormai orfano di Carlo Ancelotti da più di un mese. Sono quattro invece i nostri calciatori che militano nella prima divisione tedesca. Tutti giocano in bundes da diversi anni, chi con alti e bassi, chi con un rendimento in crescita. Scopriamo di più sulla loro situazione stagionale.

Non doveva finire così

È stata una decisione che ha sorpreso tutti quella comunicata dalla dirigenza del Bayern Monaco il 28 settembre, data in cui l’AD Rumenigge ha annunciato l’esonero di Carlo Ancelotti. Una decisione drastica, viziata da motivazioni non del tutto accettabili. La sconfitta per 3-0 al Parco dei Prinicipi è stata la gara che ha condannato Carlo Ancelotti a terminare la sua stagione in anticipo. Il problema vero? A detta anche del presidente Hoeness il tecnico italiano non godeva più della fiducia di diversi leader nello spogliatoio. Difficile dire quali vista l’ampia scelta di leader (sia tecnici sia morali) all’interno della squadra di Monaco di Baviera.

Ci preme tuttavia affermare che il nostro Ancelotti non meritava un trattamento del genere, soprattutto dopo aver vinto la canonica Bundesliga e due supercoppa di Germania. È altresì vero che in Baviera un allenatore viene chiamato per vincere la Champions League. Competizione non proprio facile in cui trionfare alla prima stagione, confermerà un certo Guardiola. E soprattutto la dirigenza tedesca sembra aver dimenticato in che modo il Bayern Monaco sia uscito ai quarti di finale (contro il Real Madrid futuro campione e soprattutto contro l’arbitro Kassai). Ancelotti è andato via da Monaco con la solita classe, consapevole che la sua carriera da allenatore non terminerà in questo modo.

Grifo e Caligiuri, sfruttare le occasioni

È senza dubbio Vincenzo Grifo il calciatore italiano che sta facendo meglio in Bundesliga. È il più talentuoso e il più giovane, e forse quello con margini di miglioramento più grandi. Il ragazzo italiano classe ’93, dopo essersi messo in luce con la maglia del Friburgo tra la 1.Bundesliga e la 2.Bundesliga (23 gol e 27 assist in due stagioni), è stato prelevato dal Borussia Mönchengladbach, squadra con ambizioni europee. Scegliere la nuova destinazione per Grifo è stato facile e se non ha ancora brillato è a causa di un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per più di un mese. Con la maglia del ‘Gladbach ha disputato solo 193 minuti e, sarà un caso, con lui in campo i bianconeri non hanno mai perso. In questi 193 minuti l’ala italiana ha inoltre collezionato 3 assist con la media di uno ogni 6o giri di lancette circa. Noi vi mostriamo questo, che ci ha particolarmente impressionato.

 

Chi segue assiduamente la nazionale italiana, dovrebbe già conoscere Daniel Caligiuri, nato in Germania, ma convocabile dall’Italia. Circa un anno e mezzo fa Antonio Conte prendeva in considerazione Caligiuri in ottica Europeo, tanto da convocarlo nella pre-selezione, ma poi escludendolo dalla lista ufficiale il 6 giugno 2016. In comune con Grifo ha il Friburgo, in cui è cresciuto e ha esordito tra i grandi, salvo poi spostarsi a Wolfsburg e ancora allo Schalke, club in cui milita ora. Non c’è più Conte a sedere sulla panchina della nazionale e Ventura sembra non considerarlo per l’eventuale Mondiale in Russia. Tuttavia lui è un buon jolly da utilizzare pressoché in tutte le zone del campo e si trova in un buon periodo di forma: il gol vittoria nell’ultima gara contro il Friburgo è un segnale.

Caldirola, Donati e l’Inter

C’è l’Inter ad accomunare il passato di Luca Caldirola e Giulio Donati. Nessuno dei due ha mai avuto una chance importante con il club milanese, ma entrambi hanno giocato una volta con la prima squadra, Caldirola in Champions League e Donati in Coppa Italia. Entrambi inoltre hanno disputato una stagione in Serie B, il primo tra Cesena e Brescia, mentre il secondo a Lecce. Terminano qui le analogie perché se Donati è un terzino rapido e su cui fare affidamento in Bundesliga, Caldirola è un calciatore dotato di grande fisico, ma forse ancora un po’ troppo incerto e inesperto per un grande piazza.

Giulio Donati può vantare un degno passato con la maglia del Bayer Leverkusen. Nelle tre stagioni in rossonero ha sempre disputato la Champions League, competizione che probabilmente mai avrebbe conosciuto se fosse rimasto in Italia. Quando poi il Bayer ha deciso di fare a meno di lui, Donati si è trasferito al Mainz, club nel quale è insostituibile e in cui ha ritrovato la continuità persa nell’ultimo anno a Leverkusen. Forse l’apice della carriera lo ha già raggiunto, ma non escludiamo di vederlo a breve nel nostro campionato.

Luca Caldirola sembrava un prospetto interessante per il futuro dell’Inter e della Nazionale (ha disputato 70 gare con le selezioni giovanili), tuttavia qualcosa nella sua carriera è andato storto e non è riuscito ad affermarsi. La sua stagione migliore l’ha disputata con il Darmstadt, culminata con un’insperata salvezza e la titolarità mai messa in discussione. Sembrava dunque essere arrivato il suo momento nel Werder Brema, che lo aveva parcheggiato a Darmstadt per una stagione, però un’infortunio grave alla caviglia lo ha tenuto fuori per quasi un anno. In questa stagione ha subito l’ennesima ricaduta e ora non è più la prima scelta in un Werder al penultimo posto e in piena crisi.