
Jonathan David Juventus Immagine | Ansa
Jonathan David, è fatta: il centravanti, liberatosi a parametro zero dal Lille, è arrivato a Torino per apporre la firma sul contratto che lo legherà ai colori bianconeri sino al 2030. Contratto quinquennale ricchissimo per il canadese, che avrà uno stipendio fisso di 6 milioni di euro più altri bonus che possono far lievitare il compenso a 8 annui.
Il retroscena: il lavoro ai fianchi di Comolli
L’operazione che ha portato Jonathan David a Torino non è stata semplice e ha rischiato di arenarsi su diverse spiagge. In quelle arabe, che offrivano un contratto da sogno. In Turchia Mourinho ha cercato sino alla fine l’affondo e il sorpasso. Senza successo. Decisivo, l’intervento di Comolli che è riuscito ad abbassare le pretese dell’entourage del calciatore. 25 milioni di euro rappresentavano un ostacolo quasi insormontabile, dunque il dirigente ha lavorato ai fianchi. Una volta ottenuto l’ok del calciatore, la commissione è scesa sino ai dieci milioni di euro, compresa una annualità anticipata come bonus alla firma. E così si è arrivati alla fumata bianca che ha schiuso le porte di Vinovo al calciatore.
Cosa può dare alla Juventus
I numeri che accompagnano Jonathan David sono importanti. In cinque stagioni, è diventato il secondo miglior marcatore della storia del Lille, mettendo a segno 109 gol in 232 partite, con una media di 0,47. Il suo trend realizzativo, fra l’altro, è in continua crescita: dopo le 13 reti messe a segno nel 2020/21, il canadese non è mai sceso sotto i 15, con il picco dei 24 nel 2022/2023. Lo scorso anno, sedici centri in Ligue 1 e 7 in Champions League. È un attaccante che non ha particolari eccellenze, ma è assolutamente completo. Segna, gioca con e per i compagni, attacca gli spazi ma è anche in grado di gravitare stabilmente negli ultimi sedici metri, nonché di sdoppiarsi nel ruolo di regista offensivo, arretrando per ricevere palla e cucire il gioco.
Jonathan David e l’eredità della numero 9
Resta ancora una questione aperta. La maglia numero 9 che allo status quo è ancora saldamente sulle spalle di Dusan Vlahovic, destinato a lasciare Torino. Non è una questione di “se” ma di “quando” si concretizzerà l’addio, ma fra le due congiunzioni, oltre al dubbio al tempio, c’è una differenza legata al bilancio. La Juventus non può permettersi di perdere il suo attaccante a zero. Liberarsi da free agent è invece l’obiettivo neanche troppo malcelato di Dusan Vlahovic che potendosi proporre al miglior offerente senza che sia dovuto alcunché per il cartellino, può strappare un ingaggio a doppia cifra e sei volte zero. E nel frattempo difficilmente concederà favori al club: figurarsi cedere la maglia.