La venticinquesima giornata di Scottish Championship, ci regala l’ennesima vittoria dei Rangers arrivata grazie al centesimo goal in terra scozzese dell’Intramontabile Kenny Miller, che ha messo a segno la rete che decide la partita, 120 secondi dopo il suo ingresso sull’ostico campo del Queen of the South.
I Rangers con questa vittoria mantengono invariata la distanza di otto punti sull’Hibernian, con la squadra di Edimburgo che ha però giocato una partita in meno, e di tredici lunghezze sul Falkirk che occupa la terza posizione.
Kenny Miller è sicuramente uno dei trascinatori della squadra di Glasgow. Il veterano attaccante ha infatti già messo a segno 9 reti e servito 6 assist in questa che sembra essere la stagione giusta per tornare nella massima serie del calcio scozzese e regalare nuovamente al mondo uno dei più storici derby della storia del gioco. Miller è alla terza esperienza ad Ibrox dopo quelle maturate nel 2000-2001 e dal 2008-2011, e può inoltre vantarsi di appartenere alla ristrettissima cerchia di calciatori che hanno vestito entrambe le maglie dell’Old Firm.
Inizia la sua carriera nell’Hutchinson Vale BC, una squadra di Edimburgo, sua città natia, famosa per il suo settore giovanile da cui provengono anche fra gli altri Derek Riordan e i fratelli Caldwell, Passa poi all’Hibernian dove diventa capocannoniere della sua squadra, ma i veri successi li ottiene con le squadre di Glasgow dove vince tre campionati, una Coppa di Scozia e due Supercoppe con i Rangers e due Campionati con il Celtic. Ha avute anche numerose esperienze all’estero, la più importante delle quali al Wolverhampton dove ha trascorso cinque anni scendendo in campo 175 volte e segnando 51 goal, ottenendo anche la promozione in Premier League nel 2002/2003. Lontano dalla Scozia ha anche vestito per una breve ma intensa parentesi la maglia del Bursaspor in Turchia, per poi tornare nel Regno Unito al Cardiff City e tentare successivamente l’avventura americana in MLS con i Vancouver Whitecaps. Miller ha anche rappresentato settanta volte il suo paese con la maglia della nazionale maggiore facendo scrivere 18 volte il suo nome sul tabellino dei marcatori.
