La sosta ferma le grandi in Russia con Zenit e Cska che perdono punti

Dopo oltre due mesi di sosta è partito l’attesissimo rush finale della Prem’er Liga russa e la ruggine da inattività si è fatta sentire e non poco nelle gambe delle squadre di vertice del campionato. Delle prime tre in classifica nessuna è riuscita a vincere ed è quindi tornata prepotentemente in corsa per la qualificazione in Champions, e perché no anche per il titolo, la matricola Sochi che continua a vivere una stagione da sogno, ma andiamo con ordine.

La prima a scendere in campo per la lotta al titolo è stata la capolista Zenit San Pietroburgo che ha messo in campo anima e corpo per cercare di regalare il pareggio al Rostov. Sowe infatti ha dovuto solamente appoggiare in rete da pochi millimetri dopo la frittata di Kerzhakov e Barrios che si sono ostacolati a vicenda regalando al gambiano la rete al debutto con la nuova maglia. A quel punto è partita nella ripresa il tentativo di rimonta dei campioni in carica e dopo il pareggio, ancora molto casuale e fortunoso, con lo sfortunato autogol di Poiarkov ecco arrivare il perfetto inserimento di Kuzyaev che da dentro l’area ha scagliato un fortissimo destro a incrociare per il 2-1. Con la squadra del Don ridotta in dieci per l’espulsione di Osipenko sembra ormai tutto fatto, ma a pochi secondi dal novantesimo è disastroso il rinvio di Karavaev che regala a Bayramyan l’opportunità di andare alla conclusione che viene deviata ancora da Sowe per il 2-2 finale che sembra poter far riavvicinare le rivali di Mosca.

Il Cska è però la prima a non approfittarne e il primo tempo nel derby con la Lokomotiv è un incubo. Lisakovich dopo soli sei minuti ha già portato in vantaggio i rossoverdi e a fine primo tempo è splendido il sinistro da fuori area di Krychowiak che permette ai Ferrovieri di poter controllare nella ripresa. Vlašić avrebbe la grande occasione per riaprire la sfida, ma il suo rigore finisce fuori e Guilherme è in grande giornata facendo buona guardia alla propria porta. Non va meglio la domenica allo Spartak che crolla in casa sotto i colpi del Rubin Kazan e di un Despotović in giornata di grazia. Il serbo prima piazza il sinistro in corsa su gran passaggio di Kvaratskhelia, e poi ribatte in rete da pochi passi la corta respinta di Maksimenko. Brutto e inatteso stop per i ragazzi di Tedesco che si vedono ora superare dal Sochi che è stata l’unica tra le prime quattro a vincere con un netto e rotondo 4-0 ai danni del malcapitato Arsenal. In giornata di grazia, ma come del resto lo è da inizio anno, ancora Christian Noboa che continua a dispensare calcio e palloni geniali fornendo due assist a Terekhov e Yusupov in occasioni della seconda e quarta marcatura.
In zona retrocessione grande vittoria del Rotor in casa del Tambov e ormai le ultime quattro sembrano destinate a dover fare un mini campionato tra di loro con l’obbiettivo di entrare nei playout. Mancano ancora dieci giornate alle fine del campionato e tutto è ancora apertissimo.

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