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Categories: Calcio

L’Atlético sfata il tabù in terra basca: battuta la Real Sociedad

Scontro al vertice in Liga tra Real Sociedad ed Atlético Madrid: all’estadio Anoeta si sono affrontate terza e prima del campionato. L’anticipo più atteso di questo turno infrasettimanale ed in generale di questa 15esima giornata, che ha consolidato il primato dei colchoneros, sancendo la quarta sconfitta per i txuri-urdin, piacevole sorpresa di questa stagione in Spagna.

Lo 0-2 finale sorride a Simeone, capace di emergere in una stagione in cui il Barcellona sta faticando ad ingranare ed il Real sembra essersi ripreso solo nell’ultimo periodo, dopo una partenza shock. L’Atleti scende in campo con un terzetto difensivo mascherato: tre centrali di ruolo, Trippier sulla linea di centrocampo e Carrasco ad arare la fascia sinistra. La Sociedad, bestia nera dell’ultimo periodo storico per i madrileni (4 vittorie e 2 pareggi negli ultimi 6 scontri a Donostia-San Sebastian), aveva uno score casalingo decisamente positivo coi colchoneros (l’ultimo pareggio risale al 1997, ed è stato seguito da ben 11 vittorie dei baschi in 17 match). Insomma, una gara incominciata con tutti gli scongiuri del caso tra le fila madrilene, che a fine serata ha potuto sfatare quel che stava diventando, di anno in anno, un vero e proprio tabù.

Mario Hermoso prima, Marcos Llorente poi: due calciatori con caratteristiche non esattamente conciliabili col gioco del Cholo, che si sono saputi adattare e che l’allenatore argentino ha saputo sfruttare al massimo. Il centrale, più tecnico che roccioso, ha stemperato la tensione in casa rojiblanca solo ad inizio ripresa, con centrocampista suo connazionale che ha chiuso i conti a 15 minuti dalla fine. L’emblema dell’Atlético di Simeone, quest’anno, sono loro: tanta qualità condita da abnegazione e sacrificio, capace di renderli perni una squadra che negli anni si è contraddistintasì per l’elevato tasso tecnico in rosa, ma soprattutto per la grinta ed il sudore in ogni gara.

Alla Sociedad resta l’amaro in bocca per un match disputato forse non al massimo delle proprie potenzialità in una periodo che necessitava di un segnale, un sussulto: le ultime 3 giornate, compresa questa, hanno visto i baschi cadere a Barcellona, a Valencia ed ora in casa. Il Villarreal ora può appropriarsi il terzo posto in solitaria ed Alguacil ha bisogno di nuova linfa per proseguire l’ottimo cammino fatto finora.

Luigi Romanelli

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