Lione-Roma, entrambe in all-in sull’Europa League

Il Parc Olympique Lyonnais è pronto ad ospitare la partita con più pathos degli ottavi di finale di Europa League: oggi, ore 21, si sfidano il Lione e la Roma in una partita che entrambe, per motivi differenti, non possono sbagliare. Difficile ipotizzare un pronostico, noi abbiamo analizzato il momento di forma (opposto) di entrambe le squadre per cercare di capire chi potrà spuntarla stasera.

Le probabili formazioni – Genesio è pronto a schierare l’undici migliore del suo Lione, con Lacazette unica punta supportato da Fekir (autore di una tripletta nel 7-1 all’AZ) e Valbuena, chiavi del centrocampo in mano a Tolisso. La formazione con cui la Roma dovrebbe scendere in campo è la migliore possibile (fatta eccezione per Alisson, il portiere di coppa, e Jesus che prenderà il posto dello squalificato Rudiger).

Lione (4-3-2-1): Lopes; Rafael, Mammana, Diakhaby, Morel; Tolisso, Gonalons, Tousart; Fekir, Valbuena; Lacazette.

Roma (3-4-2-1): Alisson; Manolas. Fazio, Juan Jesus; Peres, Strootman, De Rossi, Palmieri; Nainggolan, Salah; Dzeko.

Lione, massima concentrazione (di Gianmarco Galli Angeli) – Dopo aver visto fuggire il trio di testa in campionato i francesi sanno bene che esiste un solo modo per arrivare in Champions League: vincere l’Europa League. Impresa difficile a cui ha voluto dar peso il presidente Aulas, il quale è andato in all-in dichiarando che a fine stagione cederà i suoi pezzi pregiati: è impossibile pensare che Lacazette, Fekir e Tolisso non vogliano lasciare un bel ricordo ai propri tifosi e quindi cercheranno in tutti i modi di avere la meglio sulla Roma. Le squadre arrivano all’appuntamento in momenti di forma diversi: il Lione ha vinto quattro delle ultime cinque partite (compreso il doppio confronto con l’AZ) salvo poi pareggiare contro il Bordeaux in una partita confusionaria. Quest’ultimo aggettivo si sposa alla perfezione con i transalpini, capaci di regalare gioie indescrivibili ma anche momenti di pura agonia ai propri sostenitori: al Parc Olympique Lyonnais si augurano che gli uomini di Genesio siano in versione Dr. Jekill e non Mr. Hyde.

Roma, serve una reazione europea (di Saverio Fattori) – Le due sconfitte contro Lazio (nell’andata della semifinale di coppa Italia) e Napoli (la prima all’Olimpico in questo campionato), hanno aperto una mini crisi in casa Roma. Sono bastati 180 minuti non all’altezza per ritenere morta una squadra che tre giorni prima del derby aveva dominato l’Inter a domicilio. Tipico di una città che passa troppo facilmente dall’entusiasmo al disfattismo più totale. I giallorossi hanno perso due partite ma nulla è compromesso perché il due a zero subito in coppa Italia può essere ribaltato (è difficile ma non impossibile) e in campionato la rincorsa alla Juventus non è ancora finita. Bisogna reagire, però, e bisogna farlo nella serata più importante, quella in cui non si può proprio sbagliare. il Lione, inoltre, evoca dolci ricordi nella mente dei romani (quel fantastico due a zero in Champions League firmato Totti-Mancini), che stasera sperano di vivere un’altra notte magica. La partita non sarà facile, i ragazzi di Spalletti non sono al cento per cento dal punto di vista del morale ma la Roma ha tutte le carte in tavola per poter giocare una gran partita e indirizzare la qualificazione ai quarti dalla propria parte. Al Parc Olympique Lyonnais bisogna dimostrare che le due sconfitte con Lazio e Napoli non sono il segno di un crollo ma solo dei semplici incidenti di percorso.

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