
Massimo Moratti ai tempi dell'Inter Immagine | Ansa
Massimo Moratti ha festeggiato gli 80 anni in famiglia, con la sua Inter. Del resto il legame fra l’ex presidente e i nerazzurri è fortissimo. 18 anni al comando di un club, la presidenza più longeva, sinora, della storia arricchita da 16 trofei: 5 campionati italiani, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, una Champions League, una Coppa UEFA e un Mondiale per club.
Il primo decennio: quante amarezze ed errori
Il primo decennio è costellato da diverse amarezze. Massimo Moratti rileva l’Inter nel 1995, ereditando una squadra che ha appena vinto una Coppa Uefa, ma sfiorato la retrocessione. Prova a ricostruire attraverso ingenti investimenti, ma le soddisfazioni sono diversamente proporzionali alle spese. Gli errori sono pari alla generosità. Inter mai davvero competitiva per lo scudetto, sotto la gestione Hodgson che nel 1996/1997 perde anche la Coppa UEFA in casa contro lo Schalke. Al suo posto, arriva Gigi Simoni che conquista il primo trofeo dell’era Moratti, trascinato da Ronaldo il Fenomeno, strappato al Barcellona. Nonostante l’arrivo di campioni come Vieri, Baggio, Recoba, Cannavaro, Crespo e l’alternarsi di allenatori, (ancora Hodgson, Suarez, Lucescu, Lippi, Tardelli, Cuper e Zaccheroni, l’Inter continua a non vincere. La più grande amarezza si consuma il 5 maggio del 2002 quando l’Inter, al comando della classifica prima degli ultimi 90’ di gioco, si schianta in casa della Lazio e perde lo scudetto a favore della Juventus.
Mancini, Mourinho e il Triplete
Nel 2004 è il turno di Roberto Mancini che non entusiasma in campionato ma porta l’Inter a giocarsi e vincere la finale di Coppa Italia. Nel 2005 l’Inter torna a vincere, dopo 17 anni, un trofeo in Italia. È solo l’inizio: Supercoppa nella stessa estate, poi bis in Coppa Italia e, inaspettatamente, arriva anche il primo scudetto. Nerazzurri che chiudono al terzo posto il campionato ma il terremoto calciopoli scuote il calcio e la classifica. Juve in B, Milan penalizzato, Inter Campione d’Italia. Mancini vince la seconda Supercoppa. Poi arriva lo scudetto sul campo nel 2006/2007, il primo di tre titoli consecutivi. Nel 2007/2008 Mancini lascia a Mourinho che scrive la storia del club: Supercoppa Italiana e Scudetto nel 2009, ma nel 2010 il tecnico portoghese riesce, per la prima e unica volta della storia dell’Inter e del calcio italiano a centrare il triplete. Scudetto, Coppa Italia e Champions League.
Il crepuscolo dell’Inter di Moratti
È l’apoteosi dell’era Moratti, che unisce tre generazioni di interisti, nel nome del club e di papà Angelo ma è anche l’inizio della fine: nel 2011, sulla scia dell’anno prima, arrivano il Mondiale per Club e la Coppa Italia con Benitez e Leonardo. Quindi il ridimensionamento: la squadra è appagata e avanti con gli anni, mancano stimoli e anche Moratti si rende conto di aver dato tutto, dentro e fuori dal campo: nell’ottobre del 2013 vende l’Inter all’indonesiano Erik Thohir ma rimane presidente onorario fino a ottobre 2014. Nel giugno del 2016, quando vende le azioni di maggioranza del club al gruppo cinese Suning, lascia l’Inter. Senza mai dimenticarla.