Milan, contro il Venezia è già una partita da dentro o fuori. Al Meazza è prevista la contestazione della Curva. Fondamentale, per i rossoneri, trovare la prima vittoria in campionato dopo due pareggi e una sconfitta che hanno destabilizzato l’ambiente.
Clima infuocato: i tifosi della curva si sentono traditi
Non è oggettivamente facile essere tifosi del Milan negli ultimi due anni: il clima è infuocato. Lo zoccolo duro della tifoseria rossonera si sente tradita e ha pubblicamente reso noto, in occasione della sfida casalinga contro il Venezia, che in Curva Sud sarà contestazione e anche aspra. Non si salva nessuno: i giocatori, chiamati a maggior impegno e ad assumersi le proprie responsabilità. L’ammutinamento, o come si voglia altro definire quanto accaduto sul prato dell’Olimpico, ha lasciato il segno e i tifosi pretendono massino impegno. Non sono previsti sconti neanche a Fonseca che è già finito nel mirino. L’allenatore, nel precampionato, sembrava aver trovato la quadra, ma si è incartato nei primi 270’: il suo Milan prende gol sempre allo stesso modo e non ha ancora messo in campo una identità riconoscibile, difettando anche in personalità. Intollerabile per lo zoccolo duro della tifoseria rossonera. La razione più ampia di fischi sarà però per la società, artefice, agli occhi dei tifosi, di scelte che rischiano di incanalare il Milan sui binari dell’anonimato.
Milan, vietato sbagliare ancora
La lunga sosta per le nazionali è arrivata nel momento peggiore possibile per il Milan: la sfida con la Lazio ha lasciato in eredità scorie e malumori che hanno trovato l’humus ideale in due settimane trascorse senza giocare e a rimuginare sui problemi emersi in campo e nello spogliatoio. In questi casi, meglio tornare subito a giocare perché la miglior medicina è il risultato. Una vittoria con il Venezia, sebbene rappresenti il minimo sindacale, potrebbe calmare gli umori della piazza e alleggerire la pressione sulla panchina di Fonseca. Al netto delle rassicurazioni, inevitabili dopo appena un mese di campionato, il tecnico è già in discussione e saranno i risultati a salvarlo o condannarlo. Prima della prossima sosta per le nazionali, il Milan ha Liverpool e il derby: 180’ che potranno dire abbastanza su ambizioni e prospettive e, soprattutto, se potranno viaggiare di pari passo, considerando che Fonseca ha parlato, in conferenza stampa, di scudetto, minimizzando anche quanto accaduto sul prato dell’Olimpico. A Milanello, assicura, va tutto bene, mancano solo i risultati. Beh, non è poco. I reds, l’Inter, poi Lecce, Leverkusen e Fiorentina potrebbero lasciare in eredità, qualora la situazione volgesse al peggio, una crisi ancora più profonda.